Il Consiglio (di Roma) inoltra la richiesta di un iscritto riguardante la legittimità di un particolare tipo di targa professionale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La richiesta è inammissibile, poiché proviene da un singolo iscritto ed è stata solo inoltrata dal Consiglio dell’Ordine. Come più volte ricordato, la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense può, per espressa disposizione del suo regolamento istitutivo, esprimere pareri solo su richiesta dei Consigli dell’Ordine, e […]

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Il quesito (del COA di Bergamo) si riferisce alla facoltà, per un avvocato, di esercitare individualmente la professione e di costituire, al contempo, uno studio associato per riunire le competenze con altri colleghi che esercitano anch’essi separatamente in forma individuale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare l’orientamento già espresso con il diffuso parere 22 marzo 2006, n. 16, con il quale si rappresentava la circostanza che non esiste, nell’attuale normativa professionale forense, alcuni divieto di esercitare contemporaneamente in forma individuale ed associata. Permane in capo all’iscritto l’obbligo […]

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Il quesito (del COA di Pesaro) riguarda coloro che abbiano conseguito l’abilitazione alla professione forense a seguito di un provvedimento cautelare di un giudice amministrativo ed alla successiva positiva valutazione della prova orale d’esame. In particolare si chiede se sia legittima la richiesta di retrodatare l’iscrizione alla data di superamento della prova rispetto a quella successiva di conforme delibera consiliare.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115 (così come convertito nella l. 168/2005) prevede, all’art. 4, comma 2-bis, che: «conseguono ad ogni effetto l’abilitazione professionale o il titolo per il quale concorrono i candidati, in possesso dei titoli per partecipare al concorso, che abbiano superato le […]

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Il quesito (del COA di Lucca) riguarda la possibilità di pubblicizzare la propria specifica attività con la dizione “opera nel settore del diritto civile con particolare riferimento al diritto del consumatore, alle problematiche legate al rapporto con gli istituti di credito e alle esecuzioni (recupero crediti)”. Il Consiglio rimettente chiede se la dizione sia ammissibile con riferimento alle prescrizioni del codice deontologico.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “L’informativa ipotizzata dall’avvocato è conforme al dettato dell’art. 17-bis del codice deontologico. Non rileva, invero, il fatto che sia genericamente rivolta ad una particolare categoria di utenti, perché, anzi, ciò è consequenziale alla scelta di informare circa la preferenza di esercitare la professione nell’indicato settore. Non […]

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Il quesito (del COA di Massa) attiene al caso di un iscritto che si trovi ricoverato in condizione di coma irreversibile presso un ospedale. In particolare si chiede se, ai fini della cancellazione dall’albo, sia sufficiente la lettera del coniuge che la richiede.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione, pur avendo contezza della situazione di difficoltà creata ai familiari da una così grave condizione fisica, ritiene che, alla luce della vigente normativa di legge, l’iscrizione all’albo ed ogni forma di disposizione della stessa siano atti inderogabilmente personali, e dunque riservati all’interessato. Nel caso […]

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Il Consiglio richiedente (Avellino) inoltra la domanda di un avvocato che chiede se possa permanere iscritta nell’elenco speciale degli avvocati presso enti pubblici anche dopo aver assunto la qualifica di dirigente amministrativo.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Il quesito è inammissibile, poiché sono fornite le generalità dell’interessata, mentre la Commissione consultiva del C.N.F. può giudicare soltanto fattispecie astratte. Inoltre la materia dell’iscrizione agli albi prevede per l’interessato la possibilità di ricorso al Consiglio nazionale in sede giurisdizionale avverso i provvedimenti dell’Ordine circondariale, cosicché […]

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Il quesito (del COA di Pesaro) riguarda la possibilità, per un avvocato, di svolgere attività di consulenza e di rappresentanza in giudizio (nel campo tributario) a favore di un comune, tramite un contratto di diritto privato. In particolare, si specifica che detto accordo prevede che il professionista svolga la propria attività senza vincoli di subordinazione, presso il proprio studio, fatturando per ciascuna singola prestazione e senza alcun potere all’interno dell’organizzazione comunale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “L’attività dell’avvocato a favore degli enti locali è senza dubbio legittima, purché non sussistano vincoli gerarchici o di impiego, come- a tenore del quesito – pare essere senz’altro nel caso di specie.” Consiglio Nazionale Forense (rel. Orsoni), parere del 26 ottobre 2006, n. 68

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Il quesito (del COA di Macerata) riguarda la compatibilità tra l’esercizio della professione e la condizione di socio di una s.n.c. privo di poteri gestorî ai sensi dello statuto sociale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Come affermato già nel recente parere 27 aprile 2005, n. 40, la partecipazione del professionista a società di persone pare senz’altro compatibile con l’ordinamento professionale fintantoché queste non prevedono, nell’oggetto sociale o nell’attività di fatto, l’esercizio di attività commerciale. In tal caso l’avvocato potrà anche assumere […]

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L’Ordine richiedente (Melfi) intende sapere se sia possibile iscrivere nell’albo degli avvocati un insegnante elementare part-time, figura non esistente all’epoca dell’emanazione della legge professionale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Non vi è possibilità di eludere il dettato dell’art. 3 del R.D.L. 1578/1933, poiché l’incompatibilità con l’esercizio della professione forense si riferisce in generale a tutti i pubblici dipendenti. La deroga prevista per gli insegnanti delle scuole superiori ha carattere, appunto, di eccezione, ed è per […]

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Il Consiglio dell’Ordine forlivese chiede se si debba considerare confermato l’orientamento già espresso dal C.N.F. nella circolare n. 29-C/2005 in tema di valenza del diploma delle scuole di specializzazione per le professioni legali, o se invece detto diploma sia sostituivo del biennio di pratica forense.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Si deve senz’altro confermare l’orientamento già espresso in diversi pareri della Commissione nonché nella circolare 29-C/2005 del 5 novembre 2005, citata dal Consiglio richiedente. Con riferimento alla formulazione del quesito, è appena il caso di osservare che nessuna pronuncia giurisprudenziale ha mai affermato che il diploma […]

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