Il quesito (del COA di Firenze) attiene alla possibilità di istituire seggi per le votazioni del Consiglio dell’Ordine anche presso le sedi distaccate del Tribunale di riferimento.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare il proprio precedente orientamento, espresso nel parere 24 maggio 2006, n. 30. Ivi si evidenziava che la normativa in materia di elezioni forensi, ed in particolare l’art. 3 e segg. del d.lgs.lgt. 23 novembre 1944, n. 382 (applicabile agli avvocati in […]

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Quesito di un’ASL

Il quesito è proposto da un’ASL a carattere provinciale, subentrata a preesistenti aziende operanti sul medesimo territorio ed ora sottoposte a gestione liquidatoria. Si chiede se il contenzioso di tali enti in via di scioglimento debba essere affidato ai quiescenti avvocati già in servizio presso le ex ASL, agli avvocati attualmente dipendenti del nuovo ente […]

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Il quesito (del COA di Bergamo) attiene all’eventuale incompatibilità tra la condizione di piccolo imprenditore agricolo e l’iscrizione nell’albo degli avvocati.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene che figura del piccolo imprenditore agricolo non rientri tra quelle degli esercenti il commercio per le quali, ai sensi dell’art. 3 l.p.f., è prevista un’incompatibilità con l’iscrizione nell’albo degli avvocati. La connotazione che la normativa codicistica (art. 2083 c.c.) e la giurisprudenza forniscono […]

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Il COA spezzino chiede se rientri nelle facoltà dell’Ordine valutare, ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei difensori d’ufficio, l’idoneità del richiedente tramite colloqui aventi ad oggetto le materie penalistiche ovvero positivamente valutando la frequenza a corsi di aggiornamento nelle medesime discipline.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione è del parere che l’ampiezza delle facoltà di valutazione concesse al Consiglio dell’Ordine ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei difensori d’ufficio (in particolare dall’art 97, comma 2, c.p.p. e dall’art. 29, disp. att. c.p.p.) comprenda in sé una molteplicità di strumenti utili per valutare l’idoneità […]

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Il quesito (dell’AUSL) scaturisce da una lettera del responsabile affari legali di una A.U.S.L., nella quale il medesimo ritiene di aver erroneamente permesso che alcuni collaboratori in servizio presso il proprio ufficio fossero iscritti nell’elenco speciale annesso all’albo degli avvocati dipendenti di enti pubblici. Il difetto deriverebbe, in particolare, dalla circostanza che tali dipendenti appartengono al “ruolo amministrativo” e, perciò, potrebbero essere destinati a funzioni diverse da quelle defensionali per atto unilaterale dell’amministrazione di appartenenza.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La richiesta di parere è inammissibile, poiché in essa sono riportati i nomi dei professionisti interessati, mentre la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense può esprimersi sono su quesiti astratti e non idonei ad interferire con la funzione giurisdizionale del Consiglio medesimo, che sussiste quale giudice […]

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Il Consiglio remittente (Nola) inoltra, facendoli proprî, quesiti provenienti da un singolo iscritto.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La richiesta di parere è inammissibile poiché, ai sensi del regolamento delle attività del Consiglio nazionale forense e per prassi costante, non sono esaminati pareri provenienti da singoli iscritti anche se inoltrati da Ordini. La Commissione esamina solo quesiti astratti, privi di riferimenti nominativi e provenienti […]

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L’Ordine (di Paola) formula quesito circa la possibilità, per un pubblico dipendente collocato in aspettativa, di conseguire l’iscrizione nell’albo degli avvocati limitatamente al periodo dell’aspettativa stessa.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Si ritiene di confermare, anche in questo caso, il consolidato orientamento della Commissione sul punto (cfr. pareri 10 marzo 2005, n. 14 e 22 novembre 2006, n. 83), in base al quale si ritiene che la condizione di aspettativa, non facendo venir meno il rapporto di […]

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Il quesito (del COA di Piacenza) verte sulla tematica dell’accesso agli atti del procedimento disciplinare e chiede se il Consiglio nazionale forense abbia mutato orientamento rispetto ad un precedente parere, emanato nel novembre 1989, ove si negava la possibilità di accedere agli atti medesimi.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “In via preliminare si rappresenta che la comunicazione datata 14 luglio 2006, citata nel quesito e con la quale si sarebbe già proposta la medesima questione, non risulta agli atti del protocollo del Consiglio nazionale forense. Quanto alla questione sottoposta, il parere espresso dal C.N.F. è […]

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Il quesito (del COA di Monza) sorge in seguito all’archiviazione di un esposto disciplinare riguardante un iscritto. L’esponente, appresa la notizia di detta archiviazione, ha rivolto al Consiglio richiesta di ottenere il fascicolo difensivo entro il termine di sette giorni, riservandosi – in mancanza – “di tutelare i propri diritti nelle sedi opportune”.

Il Consiglio remittente chiede se il recente orientamento della giurisprudenza amministrativa debba interpretarsi nel senso che l’Ordine sia obbligato ad esibire gli atti ed i documenti inerenti ad un procedimento disciplinare anche ove limitati alla fase precedente all’esercizio della relativa azione. La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Quanto alla valutazione, in linea […]

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Il quesito (del COA di Potenza) verte sulla proposta di convenzione, recapitata da una società esattoriale ad alcuni avvocati, nella quale si prefigura l’affidamento di parte del contenzioso della società a fronte di compensi forfettarî quantificati in cifre modeste, prescindendo dal valore della controversia e dall’attività svolta per ciascuna fase di giudizio.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Il Consiglio nazionale forense si è, anche nel recente passato, attivato più volte contro iniziative (in ispecie di istituti bancarî ed assicurativi) volti ad imporre compensi inferiori ai minimi tariffarî in cambio dell’affidamento di “blocchi” del proprio contenzioso agli avvocati contraenti. Tale impegno, volto evidentemente a […]

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