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- Vietato interloquire con il giudice in merito al procedimento in corso senza la presenza del collega avversarioCostituisce illecito disciplinare (art. 53, co. 2, cdf) il comportamento dell’avvocato che, fuori dall’udienza ed in assenza della controparte, avvicini il magistrato per discutere della causa. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Galletti), sentenza n. 115 del 18 aprile 2025
- Il COA di Torino chiede di sapere “Se il praticante, richiesto dal PM o dalla Polizia Giudiziaria di rendere sommarie informazioni testimoniali in ordine a notizie apprese nel contesto del patrocinio svolto dall’ ex dominus, possa invocare il segreto professionale, nel caso di denuncia per patrocinio infedele sporta dal cliente a carico del dominus”La risposta al quesito non può che rinviare al disposto dell’articolo 6 della legge n. 247/12 e in particolare al suo comma 3, a mente del quale: “L’avvocato, i suoi collaboratori e i dipendenti non possono essere obbligati a deporre nei procedimenti e nei giudizi di qualunque specie su ciò di cui siano venuti a… Leggi tutto: Il COA di Torino chiede di sapere “Se il praticante, richiesto dal PM o dalla Polizia Giudiziaria di rendere sommarie informazioni testimoniali in ordine a notizie apprese nel contesto del patrocinio svolto dall’ ex dominus, possa invocare il segreto professionale, nel caso di denuncia per patrocinio infedele sporta dal cliente a carico del dominus”
- L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terziIl comportamento dell’avvocato deve essere adeguato al prestigio della classe forense, che impone comportamenti individuali ispirati a valori positivi, immuni da ogni possibile giudizio di biasimo, etico, civile o morale. Conseguentemente, commette e consuma illecito deontologico l’avvocato che non provveda al puntuale adempimento delle proprie obbligazioni nei confronti dei terzi (art. 64 cdf) e ciò… Leggi tutto: L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi
- Prescrizione dell’azione disciplinare: l’individuazione del “limite alternativo” alla permanenza dell’illecito deontologicoIl dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la… Leggi tutto: Prescrizione dell’azione disciplinare: l’individuazione del “limite alternativo” alla permanenza dell’illecito deontologico
- L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi è illecito permanenteAi fini della prescrizione dell’azione disciplinare, l’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi (art. 64 cdf) è illecito di natura permanente (Nella specie, l’avvocato aveva omesso di pagare il compenso al proprio commercialista). Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Arnau), sentenza n. 102 del 14 aprile 2025 NOTA:In senso conforme, Cass. n. 14701/2025, CNF n.… Leggi tutto: L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi è illecito permanente
- Vietato scrivere un messaggio al giudice per discutere della causaCostituisce illecito disciplinare (art. 53, co. 2, cdf) il comportamento dell’avvocato che, fuori dall’udienza ed in assenza della controparte, avvicini il magistrato o lo contatti inviandogli una comunicazione personale per discutere della causa. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Galletti), sentenza n. 115 del 18 aprile 2025
- Il COA di Milano chiede di esprimersi “in merito alla possibilità di ammettere a sostenere il colloquio orale per l’abilitazione alla difesa di ufficio un praticante avvocato che abbia totalizzato un numero di assenze superiore al limite massimo ordinariamente previsto, tenuto conto di circostanze eccezionali di carattere sanitario adeguatamente comprovate e dell’eventuale condizione di disabilità dell’interessato”L’art. 29, comma 1-bis, delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, alla lettera a) stabilisce, come pure ricordato dal COA richiedente, che “l’inserimento nell’elenco di cui al comma 1 è disposto sulla base di almeno uno dei seguenti requisiti: a) partecipazione a un corso biennale di formazione e aggiornamento professionale in materia penale,… Leggi tutto: Il COA di Milano chiede di esprimersi “in merito alla possibilità di ammettere a sostenere il colloquio orale per l’abilitazione alla difesa di ufficio un praticante avvocato che abbia totalizzato un numero di assenze superiore al limite massimo ordinariamente previsto, tenuto conto di circostanze eccezionali di carattere sanitario adeguatamente comprovate e dell’eventuale condizione di disabilità dell’interessato”
- La corrispondenza tra incolpazione e pronuncia disciplinareDeve escludersi la violazione della regola della corrispondenza tra la contestazione e la pronuncia disciplinare allorquando il fatto posto a base della sentenza non abbia il carattere dell’eterogeneità rispetto a quello contestato nullità del procedimento disciplinare per difetto della specificità della contestazione sussiste quando nella sola ipotesi in cui vi sia incertezza sui fatti contestati,… Leggi tutto: La corrispondenza tra incolpazione e pronuncia disciplinare
- La mancata o erronea indicazione delle norme deontologiche contestate all’incolpatoVa esclusa la nullità della decisione con cui il Consiglio territoriale ritenga che i fatti contestati integrino la violazione di norme del Codice Deontologico non specificamente menzionate nel capo di incolpazione, atteso che la contestazione disciplinare nei confronti di un Avvocato, che sia adeguatamente specifica quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati, non richiede altresì la individuazione… Leggi tutto: La mancata o erronea indicazione delle norme deontologiche contestate all’incolpato
- Omessa o tardiva notifica del provvedimento di fissazione udienza: la sanatoria della nullità per raggiungimento dello scopoIn tema di procedimento disciplinare, la mancata o tardiva notifica dell’ordinanza di fissazione udienza non vizia il procedimento allorché la parte si presenti all’udienza stessa senza chiedere rinvio o termine a difesa ma anzi discuta la causa giacché causa di la nullità dell’atto (art. 156 cpc) o della relativa notifica (art. 160 cpc) non può… Leggi tutto: Omessa o tardiva notifica del provvedimento di fissazione udienza: la sanatoria della nullità per raggiungimento dello scopo
- La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotteIl principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il… Leggi tutto: La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte
- Il COA di Roma formula quesito in merito alla possibilità di rendere parere di congruità qualora la richiesta provenga da un componente del Consiglio dell’Ordine, con l’astensione di quest’ultimoAl quesito può essere data risposta affermativa. In assenza di una disposizione che regoli il caso specifico, individuando il soggetto competente a rendere il parere, la competenza non può che rimanere in capo al COA di iscrizione dell’interessato, ex art. 13, comma 9 e 29, comma 1, lett. l) della legge n. 247/12. Consiglio nazionale… Leggi tutto: Il COA di Roma formula quesito in merito alla possibilità di rendere parere di congruità qualora la richiesta provenga da un componente del Consiglio dell’Ordine, con l’astensione di quest’ultimo
- La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotteIl principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il… Leggi tutto: La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte
- La rilevanza istruttoria in sede disciplinare delle prove raccolte nel processo penaleIl giudice disciplinare può utilizzare anche ad esclusiva base del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale, ferma restando l’autonomia della valutazione sulla rilevanza disciplinare del fatto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Patelli), sentenza n. 96 del 4 aprile 2025
- La dichiarazione dei redditi infedele è un illecito deontologico istantaneoAi fini della prescrizione dell’azione disciplinare, il delitto di dichiarazione infedele ha natura di illecito deontologico istantaneo, che si perfeziona con la presentazione della dichiarazione annuale delle imposte. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Patelli), sentenza n. 96 del 4 aprile 2025