Quesito del COA di S. Maria Capua Vetere

Si propone un triplice quesito: a) se il praticante che ha subito una sanzione disciplinare la debba scontare anche nel caso in cui, avendo superato nel frattempo l’esame di abilitazione, abbia assunto la qualità di avvocato; b) se colui che è stato sanzionato per aver utilizzato il titolo di avvocato prima dell’effettiva iscrizione nell’albo debba, […]

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Il quesito (del COA di Bergamo) verte sul dovere (ovvero sulla facoltà) dei Consigli dell’ordine di comunicare provvedimenti definitivi che applichino sanzioni disciplinari di sospensione dall’esercizio della professione a tutti i propri iscritti ed anche nell’albo consultabile sul sito web.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La pubblicazione di provvedimenti disciplinari che dispongono la sanzione della sospensione dall’esercizio professionale è già stata ritenuta lecita dal Garante per la protezione dei dati personali (decisione 29 marzo 2001, in Bollettino, n. 18, marzo 2001, pag. 20). Si trattava, in quel caso, della pubblicazione sulla […]

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Il quesito (del COA di Lucca) concerne la partecipazione di un iscritto ad una società di persone (s.n.c.) senza poteri di gestione e con successivo conferimento dei poteri di straordinaria amministrazione a tutti i soci. A ciò si aggiunge la costituzione, ad opera della prima società, di una seconda società (una s.r.l.).

A seguito del rifiuto, da parte della Cassa forense, della corresponsione della pensione di vecchiaia a motivo dell’incompatibilità, il COA chiede: a) se la situazione descritta rappresenti un’incompatibilità ai sensi dell’art. 3 l.p.f.; b) quali siano gli effetti dell’eventuale perdita della qualità di socio dell’iscritto che si verificasse ad oggi; c) se sia potere della […]

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Il Consiglio remittente (Terni) ha emanato un regolamento della pratica forense con i quale si stabilisce che i semestri successivi al primo decorrono dal deposito in Segreteria del libretto della pratica contenente le attività svolte nel semestre precedente. Si chiede se, in presenza di un siffatto atto regolamentare, il praticante possa depositare il libretto successivamente alla scadenza del semestre e se il successivo periodo decorra solo da tale data.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Premessa la doverosa precisazione che l’Ordine circondariale conserva integra la propria competenza a regolare le circostanze di dettaglio inerenti allo svolgimento della pratica forense nel modo ritenuto più opportuno, ma sempre nel rispetto delle norme di legge, si palesa l’opportunità che i periodi semestrali nei quali […]

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L’Avvocatura distrettuale (de L’Aquila) chiede parere circa la possibilità di accogliere quale praticante avvocato presso i proprî ufficî un ispettore superiore di P.S., atteso che l’Ordine locale ne ha respinto la domanda di iscrizione in relazione al suo status di appartenente alle forze dell’ordine. La scrivente amministrazione evidenzia che l’interessato ha ottenuto l’autorizzazione dell’ente di appartenenza a svolgere la pratica legale ai sensi del T.U. sul pubblico impiego.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Si deve senz’altro confermare il precedente e consolidato orientamento della Commissione che ravvisa nell’appartenenza alle forze dell’ordine un elemento ostativo all’iscrizione nel registro dei praticanti avvocati. Sul tema sono, infatti, intervenuti i pareri 22 novembre 2006, n. 83, 14 dicembre 2005, n. 93 e già 14 […]

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Una specializzanda, intenzionata ad iscriversi nel registro dei praticanti avvocati, chiede chiarimenti circa il valore del diploma di specializzazione, anche in relazione alla Circolare 30-B/2003 del C.N.F.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene inammissibile il quesito, perché proveniente da un singolo mentre possono essere esaminate, a norma di regolamento, solo richieste provenienti da Consigli dell’Ordine od enti, o tramite questi veicolate. Inoltre in materia di tenuta degli albi e dei registri, come di rilascio di certificati […]

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Il mittente, singolo iscritto, chiede informazioni circa la “casistica” relativa all’esercizio abusivo della professione da parte di praticanti non abilitati.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene il quesito inammissibile in quanto proviene da un singolo iscritto, mentre possono essere esaminate, a norma di regolamento, solo richieste provenienti da Consigli dell’Ordine od enti, o tramite questi veicolate. In tema di abusi commessi da praticanti non abilitati, comunque, sussiste una competenza […]

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Il quesito (del COA di Livorno) riguarda la produzione in giudizio della corrispondenza intercorsa tra colleghi in vista di una transazione, poi conclusa. Si chiede una valutazione sulle ricadute deontologiche del comportamento.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene che il quesito non possa essere trattato. Infatti esso si riferisce ad una vicenda specifica, descritta nel dettaglio. Per regolamento e per proprio costante orientamento, questa Commissione si è sempre astenuta dal pronunciarsi su casi specifici come quello in oggetto, che costituiscono l’ambito […]

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L’ordine (di Pesaro) espone il caso di un soggetto il quale ha compiuto la pratica di durata annuale, prevista dalla normativa vigente nel 1985. Attualmente chiede di poter ricongiungere il periodo di pratica allora effettuato con la frequenza di una scuola di specializzazione per le professioni legali, maturando con ciò il diritto al certificato di compiuta pratica. Si chiede, pertanto, se tali periodi possano essere considerati ai fini del compimento della pratica forense.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare il proprio costante orientamento (di recente confermato con il parere 22 novembre 2005, n. 84) circa il valore dei periodi di pratica svolti sotto la vigenza della precedente regolamentazione. In particolare si ritiene che, per sostenere l’esame di abilitazione alla professione […]

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L’ordine (di Matera) rappresenta il caso di un praticante che intende fruire dei beneficî previsti per coloro che abbiano conseguito il diploma di una scuola di specializzazione per le professioni legali. In particolare rappresenta il caso di una scuola (SSPL presso l’Università L.) che sarebbe stata istituita con provvedimento ministeriale ma non figurerebbe “nell’elenco delle scuole riconosciute” presso il CNF.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Il presupposto da cui muove il quesito non è fondato. Non vi è infatti alcun elenco di scuole di specializzazione riconosciute dal Consiglio nazionale forense, né potrebbe esistere, dal momento che le scuole di specializzazione per le professioni legali sono istituite con provvedimento legislativo (l. 15 […]

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