L’avvocato che usi nei confronti di un collega espressioni volgari e offensive viola con il proprio comportamento la propria dignità di professionista e quella dell’intera classe forense. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Ravenna del 23 novembre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Mazzarolli), sentenza del 20 marzo 1995, n. 38