Il quesito (del COA di Piacenza) attiene all’ipotesi in cui, a seguito di impugnazione, il Consiglio Nazionale Forense ha riformato la decisione comminata dal Consiglio territoriale, comminando la sanzione dell’avvertimento in luogo della censura. L’Ordine remittente chiede di sapere a chi sia attribuita la competenza ad eseguire la decisione.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Osserva la Commissione che l’art. 38 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, dopo aver previsto che la competenza a procedere disciplinarmente appartiene tanto al Consiglio dell’ordine che ha la custodia dell’albo in cui il professionista è iscritto, quanto al Consiglio nella giurisdizione del quale è […]

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Il quesito (del COA di Nola) riguarda la possibilità, per un avvocato che abbia ricoperto la carica di membro della Commissione per l’esame di abilitazione professionale nella sessione 2003-04, di candidarsi ed essere eletto alla carica di consigliere dell’Ordine.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Ai sensi dell’art. 22, comma 6, r.d.l. 1578/1933, come novellato dal d.l. 21 maggio 2003, n. 112, convertito nella l. 18 luglio 2003, n. 180, “gli avvocati componenti della commissione e delle sottocommissioni (per l’esame di avvocato, ndr) non possono candidarsi ai rispettivi consigli dell’ordine e […]

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Il quesito (del COA di Chieti) riguarda “la possibilità per un avvocato, regolarmente iscritto, di prestare la propria opera professionale, in via gratuita e sporadica, in favore di utenti di un consultorio familiare, a conclusione di un percorso formativo per il conseguimento di un master”.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “È opinione della Commissione, ovvio essendo che il non uso è una facoltà dell’uso, che sia del tutto pacifico che l’avvocato possa rinunciare, sporadicamente, al compenso per l’attività svolta. Ove tuttavia non eserciti tale facoltà, l’avvocato deve osservare il principio della inderogabilità dei minimi tariffari sancito […]

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Il quesito (del Comune di L.) riguarda la posizione deontologica di un consigliere comunale che assista un congiunto in una vertenza nella quale la controparte è rappresentata dal Comune medesimo.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “L’art. 37 cod. deont. ha riguardo soprattutto al conflitto di interessi tra l’avvocato ed il suo assistito, pur specificando che l’attività difensiva non può concretarsi in un’interferenza con altri incarichi, anche extraprofessionali. La prima ipotesi pare, in linea generale, da escludersi alla luce del fatto che […]

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Il quesito (del COA di Torino) riguarda la possibilità di ammettere alla pratica forense i soggetti in possesso di laurea triennale in scienze giuridiche.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Da una disamina dei provvedimenti normativi che hanno riformulato gli studi universitari individuando le classi di laurea (D.M. 4 agosto 2000, suppl. ord. n. 170 alla G.U. n. 245 del 19/10/2000) e le classi di laurea specialistica (D.M. 28 novembre 2000, G.U. n. 18 del 23/01/2001), […]

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Il quesito (dell’Università LUMSA) verte sulla possibilità di ammettere all’esame per l’abilitazione alla professione forense (e di accettarne l’iscrizione a scuole di specializzazione per le professioni forensi) non solo i detentori di laurea specialistica in Giurisprudenza, ma anche coloro che abbiano conseguito la laurea triennale in Scienze giuridiche.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Da una disamina dei provvedimenti normativi che hanno riformulato gli studi universitari individuando le classi di laurea (D.M. 4 agosto 2000, suppl. ord. n. 170 alla G.U. n. 245 del 19/10/2000) e le classi di laurea specialistica (D.M. 28 novembre 2000, G.U. n. 18 del 23/01/2001), […]

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Il quesito (del COA di Terni) concerne l’eventuale sussistenza di incompatibilità tra l’esercizio della professione di avvocato e l’assunzione della carica di difensore civico.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “La Commissione consultiva ritiene di confermare il proprio consolidato orientamento (cfr. parere n. 52/1995, in V. PANUCCIO (a cura di), I pareri del Consiglio nazionale forense, Giuffré, Milano, 1998, 51-52), che esclude la sussistenza di incompatibilità nel caso prospettato […]

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Il quesito (del COA di Palermo) verte sulla possibilità, per il praticante avvocato, di ottenere il certificato di compiuta pratica, avendo effettuato l’intero anno di pratica, o parte di esso, nell’arco temporale nel quale frequenta la scuola di specializzazione per le professioni legali di cui all’art. 16, d. lgs. 398/1997.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “1-. La questione propone argomenti sui quali – come ricorda il COA richiedente – il Consiglio Nazionale Forense ha già espresso un parere riportato, per l’importanza dell’argomento, nella circolare 30-B/2003 del 24.10.2003. Ivi, premessa l’illustrazione del quadro normativo, si […]

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La questione sottoposta (dal COA di Treviso) attiene alla possibilità di iscrivere nel Registro dei praticanti una cittadina extracomunitaria, munita di regolare permesso di soggiorno, ed in possesso di laurea conseguita presso un’università italiana.

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “La Commissione è dell’avviso che al quesito debba essere data risposta positiva posto che a norma dell’art. 47 D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, l’espletamento degli esami di abilitazione all’esercizio professionale da parte di “stranieri” in possesso di specifici […]

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Il quesito (del COA Benevento) concerne l’iscrizione nell’elenco speciale annesso all’Albo degli avvocati di un soggetto che rivesta la qualifica di direttore generale di un comune con rapporto di lavoro a tempo determinato.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene la richiesta di parere inammissibile, poiché contiene le generalità di un professionista specifico, mentre il regolamento istitutivo della Commissione impone di giudicare solo su fattispecie astratte. Tuttavia, in linea generale, si richiamano le proprie pregresse pronunce […]

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