Il quesito (del COA di Nola) verte sulla possibilità, per un dipendente- pubblico o privato- di essere iscritto nell’albo al solo fine di assumere il solo titolo di “avvocato” senza esercitare in concreto la professione, essendo distinti i profili di possesso del titolo e di esercizio in concreto della professione.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “La legge professionale collega, senza possibilità di equivoco, l’utilizzo del titolo di “avvocato”, non tanto all’astratta idoneità all’esercizio professionale, quanto all’effettiva iscrizione all’albo. L’unica deroga è rappresentata dalla possibilità di conservare il titolo per coloro i quali, cancellati per […]

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Il quesito (del COA Piacenza) riguarda la possibilità, per un avvocato di realizzare un sito internet a carattere informativo (nel caso di specie sul tema della sicurezza alimentare), nel quale vengano indicati i dati e le qualifiche dell’iscritto e di un suo praticante e che offra servizi di informazione periodica agli iscritti ad un’apposita “mailing list”.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “In conformità alla precedente giurisprudenza di questo Consiglio e in coerenza con gli interventi apportati al codice deontologico per meglio inquadrare la fattispecie della realizzazione di siti internet da parte di professionisti iscritti, è opportuno distinguere chiaramente l’attività dell’avvocato […]

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Il quesito (del COA di Rovereto) riguarda la possibilità per un Consiglio, nel silenzio della normativa sulle elezioni dei Consigli dell’Ordine, di stabilire un termine perentorio per presentare candidature all’ufficio di Consigliere. Si chiede, ove si ammetta tale facoltà, se il voto dato a soggetto non presente tra le candidature presentate, possa considerarsi nullo.

La Commissione, dopo ampia discussione, fra propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “Si ribadisce la giurisprudenza di Questo Consiglio, da tempo favorevole alla possibilità, per i singoli Consigli dell’Ordine, di darsi un regolamento di dettaglio per lo svolgimento delle operazioni elettorali (sent. C.N.F. 30 maggio 1997 e par. 30 gennaio 1998, […]

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Il quesito (del COA di Melfi) verte, in tema di pratica forense, sulla possibilità di computare il periodo di pratica svolto precedentemente alla interruzione ultrasemestrale ad ulteriore periodo di completamento dei due anni previsti dalla legge, svolto dopo detta interruzione.

Dopo ampia discussione, la Commissione fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “In tema di pratica forense e di interruzione ultrasemestrale deve confermarsi quanto già affermato in precedenti pronunzie rese in sede consultiva (vedasi, tra l’altro, n. 106 del 1996, in I pareri del Consiglio Nazionale Forense (1994-1997), a cura di […]

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Quesito del COA di Lanciano

Il quesito (del COA di Lanciano) comprende due diverse questioni: 1) se il sessennio di abilitazione al patrocinio di un praticante avvocato decorra dalla data in cui il Consiglio ha deliberato l’ammissione al patrocinio stesso ovvero, invece ed in ogni caso, dall’anno successivo alla data della prima iscrizione dell’interessato nel registro dei praticanti; 2) se […]

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Il quesito (del COA di Catanzaro) verte sulla possibilità di procedere alla cancellazione dall’elenco per il patrocinio a spese dello Stato di professionisti che abbiano subito le sanzioni disciplinari dell’avvertimento o della censura.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Il legislatore è intervenuto recentemente in materia, con la l. 24 febbraio 2005, n. 25, anche al fine di affrontare dubbi interpretativi quali quelli esposti dal Consiglio dell’Ordine richiedente. In particolare, le nuove norme chiariscono il rapporto tra giudizio disciplinare ed iscrizione nel registro dei difensori […]

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Il quesito (del COA di Sanremo) concerne la sussistenza dell’obbligo di comunicazione al Consiglio dell’Ordine, ai sensi dell’art. 22 del codice deontologico, da parte di un avvocato che predisponga una denuncia penale riferita ad un collega per fatti estranei all’attività professionale e per un reato procedibile d’ufficio.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “Ritiene la Commissione che l’obbligo, contemplato dall’art. 22 del codice deontologico forense, dell’avvocato di informare preventivamente il Consiglio dell’Ordine delle iniziative penali e civili da promuovere nei confronti di un collega non abbia affatto carattere cogente e inderogabile. Milita […]

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Il quesito (del COA di Crotone) concerne il problema della compatibilità dell’esercizio della professione forense innanzi al Tribunale, sez. civile, per chi svolge le funzioni di Vice Procuratore Onorario presso la Procura della Repubblica dello stesso Tribunale.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “Ritiene la Commissione che a mente del combinato disposto degli art. 42-quater e 71-bis dell’Ordinamento Giudiziario l’incompatibilità all’esercizio della professione forense, per i vice procuratori onorari che tale professione esercitano, vada riferita unicamente all’attività tipica svolta avanti all’ufficio o […]

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Il quesito (del COA di Pescara) verte sulla possibilità, per il praticante avvocato, di ottenere il certificato di compiuta pratica, avendo effettuato l’intero anno di pratica, o parte di esso, nell’arco temporale nel quale frequenta la scuola di specializzazione per le professioni legali di cui all’art. 16, d. lgs. 398/1997.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: 1-. La questione propone argomenti sui quali – come ricorda il COA richiedente – il Consiglio Nazionale Forense ha già espresso un parere riportato, per l’importanza dell’argomento, nella circolare 30-B/2003 del 24.10.2003. Ivi, premessa l’illustrazione del quadro normativo, si […]

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Il quesito (del COA di Gorizia) concerne la materia dell’iscrizione nell’albo di soggetti in possesso di due certificati di compiuta pratica. Il Consiglio rimettente allega i nominativi degli interessati.

Ai sensi del regolamento istitutivo, la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense può esprimersi solo su richieste di parere provenienti da Consigli dell’ordine degli avvocati, o da enti e associazioni, ma formulate in forma anonima, secondo criteri di generalità ed astrattezza, e in ogni caso non riferibili a fattispecie concrete che possano costituire oggetto di […]

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