Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano ha chiesto di sapere se la previsione di cui all’art. 8, D. Lgs. n. 96/2001, debba interpretarsi nel senso che l’avvocato, con il quale l’avvocato stabilito deve agire di intesa, debba sempre presenziare, o comunque assistere, alle udienze alle quali partecipa l’avvocato stabilito.

Premessa l’inesistenza di precedenti in materia, la Commissione osserva quanto segue. L’art. 4 del R.D.L. n. 1578/1933 subordina l’esercizio della professione di avvocato alla iscrizione in un albo. L’art. 3 dell’anzidetto D. Lgs. n. 96/01 prevede che l’avvocato stabilito sia iscritto nella sezione speciale dell’Albo degli Avvocati. Ai sensi, poi, del successivo art. 4, l’avvocato […]

Read More &#8594

Quesito del COA di Mantova

Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Mantova, chiede parere «sulle attuali effettive possibilità di esercizio dell’attività professionale in capo ai praticanti avvocati abilitati, con particolare riferimento alle previsioni di cui all’art. 7, legge 16 dicembre 1999, n. 479» con particolare riferimento alla materia dell’esecuzione immobiliare. L’occasione del quesito è rappresentata da due provvedimenti emessi dal […]

Read More &#8594

Il quesito (del COA di Massa Carrara) attiene alla possibilità di iscrivere nel registro dei praticanti il laureato in giurisprudenza che non abbia sostenuto l’esame di procedura penale.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: «La Commissione consultiva ha già in passato avuto modo di prendere in considerazione casi simili a quelli di cui al presente quesito (cfr. parere 9 maggio 2007, n. 22), ed ha dovuto prendere atto del fatto che, nonostante alcune scelte curricolari adottate nell’ambito dell’autonomia universitaria possano […]

Read More &#8594

Quesiti dei C.O.A. di Modena, Acqui Terme e Pordenone

Quesito del C.O.A. di Modena del 22 marzo 2007: si chiedono chiarimenti sull’espressione “in ogni momento nel corso del secondo anno di pratica” contenuta nella circolare 5-C/2007 e riferita al periodo nel quale il praticante può chiedere l’abilitazione al patrocinio. Quesito del C.O.A. di Acqui Terme del 25 luglio 2007: ritiene illogica la limitazione, della […]

Read More &#8594

L’ordine remittente (Fermo) segnala che taluni magistrati manifestano l’intenzione di escludere i praticanti avvocati dalla presenza, congiunta a quella del proprio dominus, ad udienze in materia di diritto di famiglia, e ciò sulla scorta della delibera del C.S.M. 18 aprile 2007, pratica n. 32/RI/2007.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La delibera del CSM indicata nella richiesta di parere si riferisce a fattispecie diverse rispetto alla pratica forense, e le argomentazioni in essa contenute non possono essere estese alla frequenza delle normali udienze da parte di un praticante avvocato accompagnato dal proprio dominus. Infatti i praticanti […]

Read More &#8594

Il quesito (del COA di Forlì-Cesena) riguarda la compatibilità con l’iscrizione all’albo degli avvocati di un soggetto che svolga attività d’insegnamento di guida di autoveicoli in qualità di istruttore, ed in regime di “collaborazione coordinata e continuativa”.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La dottrina giuslavoristica e la giurisprudenza riconducono correntemente la tipologia contrattuale della cosiddetta parasubordinazione, nella specie della “collaborazione coordinata e continuativa” (nell’attualità, “lavoro a progetto”), all’ambito del lavoro autonomo. La Commissione ritiene pertanto -in via generale- di poter escludere la causa d’incompatibilità (di cui all’art. 3 […]

Read More &#8594

Il quesito (del COA di Paola) verte sulla possibilità, per i laureati in giurisprudenza che abbiano compiuto un percorso universitario quinquennale, di svolgere un solo anno di pratica forense in vece dei prescritti due, onde evitare sperequazioni ingiuste rispetto a coloro che siano in possesso della precedente laurea conseguita al termine di studî quadriennali.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La legge professionale forense (art. 8 R.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578) prevede l’iscrizione nel registro dei praticanti da parte dei “laureati in giurisprudenza”. Non può esservi dubbio alcuno sulla circostanza che, con tale termine, si intenda designare coloro che abbiano compiuto l’intero percorso di studî […]

Read More &#8594

Il quesito (del COA di Frosinone) verte sulla possibilità, per un praticante, di effettuare la pratica presso più avvocati (tre nel caso delineato) aventi lo studio professionale in città diverse.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “È vero, come ricorda il Consiglio remittente, che la legge professionale non si occupa esplicitamente del numero di avvocati esercenti presso cui il praticante può svolgere il proprio percorso formativo; è, però, altresì vero che gli artt. 8 e 18 del R.D.L. 1578/1933 si preoccupano di […]

Read More &#8594

Il quesito (del COA di Asti) verte sulla compatibilità tra la pratica legale e l’attività di borsista part-time svolta presso un ente locale.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “Ancorché dal punto di vista normativo e fiscale le borse di collaborazione part-time siano disciplinate in senso differente rispetto al lavoro dipendente di tipo tradizionale, tuttavia conservano nella generalità dei casi, alcune caratteristiche proprie di quest’ultimo, e segnatamente l’obbligo di prestazione di opera dietro retribuzione periodica, […]

Read More &#8594

Quesito del COA di Lanciano

Il quesito (del COA di Lanciano) comprende due diverse questioni: 1) se il sessennio di abilitazione al patrocinio di un praticante avvocato decorra dalla data in cui il Consiglio ha deliberato l’ammissione al patrocinio stesso ovvero, invece ed in ogni caso, dall’anno successivo alla data della prima iscrizione dell’interessato nel registro dei praticanti; 2) se […]

Read More &#8594