La determinazione della sanzione disciplinare da parte del COA e del CNF non è censurabile in cassazione

La determinazione della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio nazionale forense non è censurabile in sede di giudizio dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, essendo riservato agli organi disciplinari il potere di applicare la sanzione più rispondente alla gravità e alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale. Cassazione Civile, sentenza del 13 gennaio […]

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I limiti al sindacato della Cassazione sul giudizio di merito del giudice disciplinare

Nei procedimenti disciplinari a carico di avvocati, l’apprezzamento della rilevanza dei fatti accertati rispetto alle incolpazioni formulate e la scelta della sanzione appartengono alla esclusiva competenza degli organi disciplinari, le cui determinazioni sfuggono al controllo di legittimità, a meno che non si traducano in un palese sviamento di potere, inteso come esercizio del potere disciplinare […]

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I limiti al sindacato della Cassazione sul giudizio di merito del giudice disciplinare

Nei procedimenti disciplinari a carico di avvocati, la concreta individuazione delle condotte costituenti illecito disciplinare, definite dalla legge mediante una clausola generale (abusi o mancanze nell’esercizio della professione o comunque fatti non conformi alla dignità e al decoro professionale), appartiene all’esclusiva competenza degli organi disciplinari forensi, le cui determinazioni sono tuttavia soggette al controllo di […]

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La correlazione tra contestazione dell’addebito e decisione disciplinare

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, l’indagine volta ad accertare la correlazione tra addebito contestato e decisione disciplinare non va effettuata alla stregua di un confronto meramente formale tra contestazione e sentenza perché, vertendosi in tema di garanzie e di difesa, la violazione di tale principio non sussiste quando l’incolpato, attraverso l’”iter” […]

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Motivazione delle sentenze del CNF e limiti di sindacato della Corte di Cassazione

Il sindacato delle sezioni unite della corte di cassazione, sulla motivazione delle pronunce del consiglio nazionale forense in materia disciplinare, se comprende i vizi di motivazione di cui all’art. 360 n. 5 Cod. proc. civ., non può essere esteso alla valutazione delle prove, né agli apprezzamenti sulla gravità dell’offesa arrecata dai fatti accertati al prestigio […]

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Le pronunce disciplinari del CNF non sono atti amministrativi (ma sentenze)

Le pronunce del consiglio nazionale forense, in sede d’impugnazione dei provvedimenti in materia disciplinare resi dal consiglio dello ordine, non sono atti amministrativi, ma decisioni di natura giurisdizionale, in quanto provenienti da un organo che esercita, in detta materia, come in quella della iscrizione agli albi professionali, funzioni di giudice speciale, mediante un procedimento di […]

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Il preteso vizio della motivazione in fatto della sentenza del CNF non è deducibile in Cassazione

Il riesame in sede di legittimità delle decisioni disciplinari del Consiglio nazionale forense può avvenire soltanto nei limiti segnati dall’art. 56 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, (convertito in legge 22 gennaio 1934, n. 36), e dall’art. 111 Cost., nel cui ambito non è compreso il sindacato sulla sufficienza o congruità della motivazione, secondo […]

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La correlazione tra contestazione dell’addebito e decisione disciplinare

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, l’indagine volta ad accertare la correlazione tra addebito contestato e decisione disciplinare non va effettuata alla stregua di un confronto meramente formale tra contestazione e sentenza perché, vertendosi in tema di garanzie e di difesa, la violazione di tale principio non sussiste quando l’incolpato, attraverso l’”iter” […]

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Motivazione delle sentenze del CNF e limiti di sindacato della Corte di Cassazione

Il sindacato delle sezioni unite della corte di cassazione, sulla motivazione delle pronunce del consiglio nazionale forense in materia disciplinare, se comprende i vizi di motivazione di cui all’art. 360 n. 5 Cod. proc. civ., non può essere esteso alla valutazione delle prove, né agli apprezzamenti sulla gravità dell’offesa arrecata dai fatti accertati al prestigio […]

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Il preteso vizio della motivazione in fatto della sentenza del CNF non è deducibile in Cassazione

Il riesame in sede di legittimità delle decisioni disciplinari del Consiglio nazionale forense può avvenire soltanto nei limiti segnati dall’art. 56 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, (convertito in legge 22 gennaio 1934, n. 36), e dall’art. 111 Cost., nel cui ambito non è compreso il sindacato sulla sufficienza o congruità della motivazione, secondo […]

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