Rapporti con i colleghi e con i magistrati – Espressioni sconvenienti ed offensive – Illecito deontologico – Esercizio della difesa in proprio – Aggravante

Il difensore che si avvalga della facoltà di difendersi in proprio assume un compito particolarmente delicato e gravoso, che mette necessariamente a dura prova il senso della misura, lo spiccato equilibrio, il sereno distacco, la pacatezza e la freddezza nelle scelte e nei comportamenti che devono caratterizzare il ruolo del difensore. In tal caso, pertanto, […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi e con i magistrati – Espressioni sconvenienti ed offensive – Illecito deontologico – Provocazione – Irrilevanza

Ai sensi dell’art. 20 c.d.f., la provocazione non esclude l’infrazione della regola deontologica che vieta l’uso di espressioni sconvenienti e offensive da parte dell’avvocato nell’esercizio della propria attività professionale nei confronti dei colleghi, dei magistrati, delle controparti e dei terzi in genere. Nei rapporti con i magistrati, in particolare, e in special modo rispetto ai […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Espressioni sconvenienti ed offensive – Illecito deontologico – Insussistenza.

Non pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che, nell proprie deduzioni difensive, asserisca che «(…) il legale avversario ignora poi completamente (o finge di ignorare) la legislazione vigente», trattandosi di una frase che corrisponde ad un modello retorico ricorrente, con cui si intende sottolineare non già l’ignoranza altrui, quanto l’evidente fallacia dell’argomento difensivo […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con i terzi – Espressioni sconvenienti e offensive – Illecito deontologico.

E’ contrario ai doveri di correttezza, probità e riservatezza ai quali deve essere improntato il comportamento del professionista forense il comportamento dell’avvocato che, nel contesto di una missiva peraltro resa pubblica, utilizzi nei confronti del destinatario (nella specie, l’amministratore di condominio) frasi gratuitamente offensive e sconvenienti, esprimendo un giudizio gravemente negativo sulle sue qualità personali. […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con i colleghi – Espressioni sconvenienti e offensive – Illecito deontologico.

L’utilizzo nelle frasi e negli scritti difensivi di espressioni offensive che, eccedendo i limiti della critica anche aspra, non siano giustificate da esigenze di difesa, costituisce illecito disciplinare correttamente sanzionato con l’avvertimento, atteso che chi esercita la professione forense è tenuto, nello svolgimento del mandato difensivo, ad attenersi sempre ai principi di lealtà e correttezza, […]

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Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con i terzi – Espressioni sconvenienti ed offensive – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che usi espressioni sconvenienti ed offensive nei confronti di terzi. (Nella specie è stata confermata la azione dell’avvertimento). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Pescara, 24 novembre 2005). Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. BONZO), sentenza del 10 dicembre 2007, n. 192

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Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento disciplinare e giudizio civile – Autonomia.

Il procedimento disciplinare è autonomo rispetto al giudizio civile, infatti l’accertamento compiuto dal giudice civile e quello compiuto dall’organo disciplinare hanno oggetto e finalità diverse: così nelle espressioni sconvenienti ed offensive mentre il primo giudice valuta il carattere offensivo delle difese e il loro rapporto con l’oggetto della causa, il secondo deve valutare le espressioni […]

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Norme deontologiche – Dovere di correttezza e probità – Rapporti con i magistrati – Rapporti con i colleghi di controparte – Espressioni convenienti ed offensive in scritti difensivi – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che in scritti difensivi usi espressioni sconvenienti ed offensive nei confronti del giudice e del collega di controparte. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Melfi, 13 giugno 2003). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. TIRALE, rel. MORGESE), sentenza del 19 ottobre 2007, n. 148

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Norme deontologiche – Dovere di probità – Redazione di documento falso – Calunnie e accuse verso terzi – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che pur sapendolo innocente accusi terze persone di gravi reati, redigendo e utilizzando a tal fine falsi documenti; che usi espressioni e apprezzamenti sconvenienti nei confronti di altri colleghi che lo avevano preceduto in una difesa. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi […]

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Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Dovere di correttezza e colleganza – Espressioni offensive e denigratorie verso i colleghi – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che, in udienza, verbalizzi l’assenza del collega rimarcandola con sarcasmo, contravvenendo alla prassi consolidata nel foro della verbalizzazione “solitaria” che consente al collega sopraggiunto di verbalizzare successivamente e rende il verbale, alla lettura finale, come scritto contestualmente. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura per […]

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