Si chiede (quesito del COA di Forlì-Cesena) se l’art. 28 del C.d.f. si riferisca esclusivamente ai rapporti tra colleghi avvocati od anche ai rapporti tra avvocati ed altri soggetti interessati; in particolare se sussista violazione dell’art. 28 del C.d.f. nel caso di produzione in giudizio di corrispondenza riservata e non producibile proveniente da un terzo che non rivesta la qualifica di avvocato e nel caso negativo, come opinato dal C.O.A. richiedente, se si configuri comunque una violazione del principio generale di lealtà e correttezza di cui all’art. 6 del C.d.f.

Il quesito va preliminarmente integrato specificandosi che per “corrispondenza riservata e non producibile pervenuta da un terzo non avvocato” deve necessariamente intendersi esclusivamente quella su cui sia apposta la condizione di riservatezza, essendo del tutto pacifica la producibilità di una missiva proveniente da altri soggetti priva di tale dicitura e contenente proposte transattive (ipotesi, quest’ultima, […]

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Il quesito (del COA di Palermo) riguarda la possibilità di iscrizione nell’Elenco Speciale degli Avvocati degli Enti Pubblici da parte di Avvocato (già iscritto all’Albo Ordinario e successivamente cancellato a sua domanda per sopravvenuta incompatibilità a seguito di assunzione presso Ente Pubblico) ove risulti assegnato ad un “Servizio Contenzioso” e presso l’Ente Pubblico da cui dipende sia stato creato un “Ufficio Legislativo e Legale”, descritto dall’Ente stesso come in “fase embrionale”, senza fornire alcuna indicazione in ordine alla struttura, all’organigramma ed all’autonomia goduta da tali Uffici nei rapporti con la funzione amministrativa e gerarchica dell’Ente.

La Commissione osserva che la fattispecie in esame deve essere valutata alla stregua delle previsioni di cui all’art. 3 del R.DL. 1578/1933, secondo cui possono essere iscritti nell’Elenco Speciale annesso all’Albo: “Gli Avvocati degli Uffici Legali istituiti sotto qualsiasi denominazione ed in qualsiasi modo presso gli Enti di cui al secondo comma per quanto concerne […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sanremo chiede se la disposizione recata dall’art. 3, comma IV, del Regolamento per la formazione professionale continua, deliberato dal Consiglio il 13 luglio 2007, debba intendersi nel senso che la competenza ai fini dell’accreditamento preventivo dell’evento formativo sia del Consiglio dell’Ordine al quale appartiene il richiedente l’accreditamento, ovvero al Consiglio dell’Ordine nel cui circondario si svolgerà l’evento anzidetto.

Il dubbio che il COA di Sanremo manifesta parrebbe nascere dal raffronto della previsione normativa succitata, che individua i destinatari delle istanze di accreditamento nel Consiglio dell’Ordine locale, ovvero nel Consiglio nazionale forense, secondo la rispettiva competenza, con la prescrizione recata dal precedente comma III, che attribuisce al C.N.F. la competenza di accreditare sia gli […]

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L’Ordine di Roma chiede “Se vi sia norma o prassi che osti alla realizzazione del c.d. progetto del “vota da Studio” (tramite pin, userid, smart card o simili); se sia legittimo, ed a quali condizioni adottare il c.d. “voto da Studio” alle prossime consultazioni elettorali”.

Attenendo il quesito alle modalità di espressione del voto, si devono rigorosamente rispettare i principi di libertà e segretezza nell’espressione dello stesso. A norma del D.Lgs Lgt 382/44, nel quale sono contenute le norme sulle elezioni del Consiglio, ed in particolare dell’art. 4, in cui sono indicate le modalità di espressione, non pare che il […]

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L’Ordine degli avvocati di Viterbo ha posto i seguenti quesiti: 1) se un avvocato, trascorsi tre mesi dalla cancellazione dall’albo a propria domanda (ex art. 37, primo comma, n. 1, R.D.L. 1578/1933), chiesta ed ottenuta ad altro Ordine nuova iscrizione, abbia diritto a vedersi riconosciuta l’anzianità dalla data della prima iscrizione all’Albo Avvocati, risalente al 1998; 2) se, all’atto della reiscrizione all’albo, l’avvocato debba nuovamente prestare il giuramento di cui all’art. 12 del R.D.L. 1578/1933.

L’art. 1 del R.D.L. 1578/1933 prevede, al primo comma, che non si possano esercitare le funzioni di avvocato se non si è iscritti al relativo albo professionale Al secondo comma, poi, statuisce che l’avvocato cancellato dall’albo professionale per causa diversa da quella di indegnità, conserva tuttavia il titolo. La nuova iscrizione, chiesta ed ottenuta dall’avvocato […]

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Il COA di Catanzaro ha segnalato il caso di un laureato in giurisprudenza, già iscritto nel Registro dei Praticanti, e poi cautelativamente sospeso a seguito della notifica di un’informazione di garanzia relativa a fatti di corruzione, falso materiale ed ideologico commessi sia dal pubblico ufficiale che dal privato, soppressione, distruzione ed occultamento di atti, nonché di esercizio abusivo della professione, fatti tutti riconducibili alla ipotizzata falsificazione di verbali attestanti il positivo superamento di esami. Essendo stato successivamente cancellato dal registro anzidetto a fronte di sentenza di applicazione pena ex art. 444 c.p.p. (che ha altresì comportato la declaratoria di falsità del certificato di laurea) si chiede se lo stesso soggetto possa, avendo ora conseguito legittimamente il diploma di laurea in giurisprudenza, essere nuovamente iscritto al Registro dei praticanti.

I reati contestati, riportati nella richiesta di parere, esulano dalla previsione di cui all’art. 42, u.c. l.p.f.. Peraltro, la rilevanza di giudicato, ai sensi dell’art. 653, comma 1-bis c.p.p., delle sentenze di applicazione pena in sede di procedimento disciplinare (si veda, per tutte, Cass., sez. un., 09 aprile 2008, n. 9166), impone la rigorosa valutazione […]

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Il quesito riguarda (del COA di Verbania) la possibilità per un avvocato iscritto al libero foro di assumere la presidenza di un’associazione di lavoratori autonomi e di professionisti di settore diversi da quelle legale e, ulteriormente, se presso lo studio dello stesso possa stabilirsi la sede di tale associazione (nello specifico di amministratori di condominio) indicandosi come numeri di telefono, fax ed e-mail quelli dell’avvocato.

Per costante orientamento di questo consiglio (v. i pareri 29 gennaio 2009, n. 1 e 15 giugno 2009, n. 26) non sussiste ipotesi di incompatibilità tra l’attività di amministratore di condominio e l’iscrizione all’albo degli avvocati onde sotto tale profilo pare compatibile anche l’assunzione dell’incarico di Presidente di un’associazione di liberi professionisti (ancorché delle più […]

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L’Ordine di Benevento, su richiesta di un proprio iscritto chiede “L’interpretazione della voce della tariffa per «la redazione della nota spese giudiziale»”.

A norma del D.M. 127/04, rappresentando la voce relativa alla redazione della nota spese, di cui al punto 40 Tab. B, un «diritto», lo stesso è dovuto all’Avvocato solo nell’ipotesi di attività giudiziale, ovvero quando la nota sia stata predisposta per il corretto svolgimento del giudizio in corso ed esclusivamente per l’espletamento di tale attività […]

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Il quesito (del COA di Trento) riguarda l’applicazione e l’interpretazione dell’art. 28 c.d.f., e in particolare: a) se sia facoltà dell’avvocato – destinatario di corrispondenza riservata da parte di un collega – di estrapolare frasi ritenute offensive/ingiuriose del proprio decoro ed utilizzarle per la presentazione di querela nei confronti del mittente avvocato firmatario e/o comunque nei confronti del cliente di questi; b) se sia facoltà dell’avvocato destinatario consegnare al proprio cliente copia della corrispondenza contenente frasi ingiuriose e/o diffamatorie rivolte nei confronti dello stesso (eventualmente dopo aver ricoperto con omissis le parti irrilevanti a tal fine) sì da consentirgli di proporre eventualmente formale querela.

La Commissione osserva come costituisca principio inequivoco quello secondo il quale la riservatezza delle corrispondenza è volta, nel preminente interesse del cliente, da un lato a consentire ampiezza e libertà di comunicazione e collaborazione tra i legali nella trattazione delle lite e, dall’altro, a conservare una posizione di estraneità al contenzioso senza personalizzare la vicenda, […]

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Il quesito (del COA di Nola) riguarda l’esistenza di incompatibilità per l’iscrizione all’albo, prevista dall’art. 3 RDL 1578/33 in ipotesi di esercizio della funzione di Direttore Generale e/o City Manager di un ente pubblico da parte di un avvocato.

La Commissione, ricordato che la verifica della sussistenza delle condizioni per l’iscrizione nell’elenco speciale annesso all’albo riguarda esclusivamente l’ordine territoriale unico legittimato a pronunciarsi nel merito, osserva in via di premessa che la funzione di Direttore Generale e/o City Manager nasce a seguito di apposito contratto stipulato dall’ente con un soggetto che non necessariamente è […]

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