Nei giudizi disciplinari non c’è l’obbligo di audizione personale dell’incolpato

Nei procedimenti disciplinari a carico di avvocati e procuratori la legge non prevede il diritto dell’incolpato ad essere ascoltato personalmente a pena di nullità, in quanto all’udienza fissata per la discussione del ricorso dinanzi al consiglio nazionale forense l’interessato è ammesso ad esporre le sue difese personalmente, ma può anche farsi rappresentare da un avvocato […]

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Motivazione delle sentenze del CNF e limiti di sindacato della Corte di Cassazione

Il sindacato delle sezioni unite della corte di cassazione, sulla motivazione delle pronunce del consiglio nazionale forense in materia disciplinare, se comprende i vizi di motivazione di cui all’art. 360 n. 5 Cod. proc. civ., non può essere esteso alla valutazione delle prove, né agli apprezzamenti sulla gravità dell’offesa arrecata dai fatti accertati al prestigio […]

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Il rapporto tra procedimento disciplinare e processo penale

Il procedimento disciplinare nei confronti dell’avvocato o procuratore per il fatto che ha formato oggetto d’imputazione in sede penale è ai sensi dell’art. 44, primo comma, del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, obbligatorio, tranne il caso che sia intervenuta sentenza di proscioglimento perché il fatto non sussiste o perché l’imputato non l’ha commesso, e […]

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La sospensione dall’esercizio professionale disposta dal COA non viola il diritto al lavoro dell’incolpato

Il potere dei consigli dell’ordine degli avvocati e procuratori di infliggere, in esito a procedimento disciplinare ed a norma degli artt 40 e 43 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, la grave sanzione della sospensione dall’esercizio professionale non implica, in relazione alla natura amministrativa dell’attività di detti consigli, alcuna violazione del diritto di difesa […]

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La prescrizione nel caso di fatti punibili solo in sede disciplinare ovvero costituenti anche reato

Il termine di prescrizione dell’azione disciplinare a carico di avvocati e procuratori (art. 51 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578), con riguardo a fatti che costituiscano anche reato, e per i quali sia stato promosso procedimento penale, decorre dalla pronuncia definitiva del giudice penale. Cassazione Civile, sentenza del 13 dicembre 1983, n. 7347, sez. […]

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La mancata lettura in udienza della decisione del COA

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocato e procuratore, la mancata lettura in udienza della decisione del consiglio dell’ordine, come prescritto dall’art. 472 Cod. proc. pen., non determina, in difetto di espressa comminatoria di legge, nullità del procedimento medesimo. Cassazione Civile, sentenza del 25 ottobre 1979, n. 5573, sez. U- Pres. ROSSI G- […]

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La competenza disciplinare per territorio dei COA non contrasta con la Costituzione

Con riguardo all’art. 44 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, nella parte in cui devolve attribuzioni in materia disciplinare al consiglio dell’ordine presso il quale l’incolpato è iscritto, ancorché diverso da quello nella cui circoscrizione è avvenuto il fatto addebitato, non è configurabile una questione di legittimità […]

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Le pronunce disciplinari del CNF non sono atti amministrativi (ma sentenze)

Le pronunce del consiglio nazionale forense, in sede d’impugnazione dei provvedimenti in materia disciplinare resi dal consiglio dello ordine, non sono atti amministrativi, ma decisioni di natura giurisdizionale, in quanto provenienti da un organo che esercita, in detta materia, come in quella della iscrizione agli albi professionali, funzioni di giudice speciale, mediante un procedimento di […]

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La prescrizione dell’azione disciplinare (non) è rilevabile d’ufficio

Nel giudizio disciplinare a carico di avvocato, l’eccezione di prescrizione dell’azione disciplinare non è proponibile, per la prima volta, in sede di legittimità, avverso la decisione del Consiglio nazionale forense, trattandosi di eccezione di merito che postula indagini di fatto. Cassazione Civile, sentenza del 26 giugno 2003, n. 10162, sez. U- Pres. Grieco A- Rel. […]

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Il preteso vizio della motivazione in fatto della sentenza del CNF non è deducibile in Cassazione

Il riesame in sede di legittimità delle decisioni disciplinari del Consiglio nazionale forense può avvenire soltanto nei limiti segnati dall’art. 56 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, (convertito in legge 22 gennaio 1934, n. 36), e dall’art. 111 Cost., nel cui ambito non è compreso il sindacato sulla sufficienza o congruità della motivazione, secondo […]

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