Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Studio associato – Omessa indicazione della ripartizione interna dei compiti di ciascun componente dello studio – Responsabilità disciplinare del titolare – Sussiste.

Nell’ambito di uno studio associato nel quale le attività siano svolte da più professionisti e collaboratori, secondo una ripartizione interna dei compiti, è ipotizzabile il ricorso alla responsabilità civile per un’omissione che determini un danno al cliente. La responsabilità disciplinare, invece, può sussistere ove siano stati tenuti in concreto comportamenti contrari alla dovuta cura e […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ricusazione – Dell’intero consiglio dell’ordine – Inammissibilità.

Poiché la ricusazione riguarda il giudice come persona fisica è inammissibile, per giurisprudenza di questo Consiglio nazionale e della Corte di cassazione, la ricusazione di un intero collegio. (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. di Bologna del 22 settembre 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Scassellati Sforzolini), sentenza del 3 maggio 1995, n. 61

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Protesti cambiari – Illecito deontologico – Sussiste.

Il decoro dell’avvocato non si realizza esclusivamente nella sua attività forense ma nel complesso delle doti morali e sociali, nella stima e nel rispetto che esse determinano nella pubblica opinione; pertanto, il professionista che si rende responsabile di inadempienze, non onorando gli effetti cambiari e subendo il relativo protesto (nel caso di specie, esecuzione mobiliare […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Scelta della strategia difensiva – Assoluta discrezionalità del professionista – Esclusione.

L’assoluta inesistenza del rimedio processuale proposto (regolamento di competenza avverso un provvedimento di designazione del consigliere istruttore in una causa di revocazione) e la reiterazione del ricorso (per quattro volte), per nuovi scopi dilatori, rappresentano comportamenti deontologicamente censurabili. Infatti le scelte processuali che fanno capo all’ufficio di difensore non appartengono all’assoluta discrezionalità del professionista, ma […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Richiesta di compensi spropositati e svincolati da parametri obiettivi – Illecito deontologico – Sussiste.

La ripetuta richiesta di compensi professionali « a saldo », per importi progressivamente sempre più elevati, costituisce illecito disciplinare, essendo del tutto infondata la pretesa di far dipendere la richiesta dalla più profonda discrezionalità. Al contrario, la domanda di pagamento, è disciplinata da una normativa oggettiva e richiede di essere accompagnata da atti e comportamenti ispirati ai […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Pubblicità – Illecito disciplinare – Sussiste.

Deve ritenersi non ispirato ai principi di riservatezza e di riserbo che sono propri dell’attività forense, il comportamento di chi, al fine di procurarsi clientela, solleciti articoli di stampa e divulghi vicende relative alla propria attività professionale. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Gorizia del 23 ottobre 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento dinanzi al consiglio dell’ordine – Attività istruttoria.

È lasciato alla libertà del consiglio dell’ordine svolgere la preistruttoria nei termini che esso ritenga idonei, delegando o meno le indagini preliminari ad un consigliere, essendo essenziale che l’incolpato sia convocato e che sia sentito per chiarimenti sulle circostanze che ad esso vengono addebitate e che possa svolgere pienamente e sin dall’inizio la propria difesa. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di lealtà e correttezza – Passaggio all’elenco speciale – Esercizio dell’attività professionale – Illecito deontologico – Sussiste.

Commette illecito disciplinare l’avvocato che anche dopo essere passato nell’elenco speciale, continua a condurre la lite compiendo in modo occulto atti tipici propri della professione forense, anche dopo aver formalmente dismesso il mandato difensivo; viola pertanto il dovere primario di lealtà, l’avvocato iscritto nell’albo speciale che eserciti abusivamente l’attività libero professionale preclusa, attuata, per di […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Attività illecite – Illecito disciplinare – Sussiste.

L’avvocato che attui una serie di attività illecite (nella specie: possesso di titoli falsificati e occultamento e distruzione degli stessi) pone in essere un comportamento riprovevole sul piano morale assolutamente incompatibile con la dignità dell’avvocato. (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. di Milano del 24 maggio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. Casalinuovo), […]

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