Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Varese ha posto il seguente quesito: se possa il praticante avvocato abilitato ai sensi della Legge professionale n. 247/2012, una volta compiuto il periodo di tirocinio di 18 mesi ed ottenuto il relativo certificato di compiuto tirocinio ex art. 45 L.P. sostituire in udienza, nei limiti di cui all’art. 41 comma 12 L.P. e avanti alle A.G. ivi indicate, qualunque avvocato che si assuma, tramite apposito atto di delega, la responsabilità dell’espletanda attività processuale o, in caso diverso, quali siano i limiti dell’esercizio dell’abilitazione sostitutiva?

La Commissione osserva che il perimetro operativo della cosiddetta abilitazione sostitutiva, nonché la durata massima di quest’ultima sono precisamente indicati dall’art. 41, comma 12, legge n. 247/2012. Ne consegue che, attesa la previsione normativa di tre distinte scadenze temporali riguardanti il tirocinio, i suoi tempi ed i relativi effetti, ovverosia: a) Mesi sei dall’iscrizione nel […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina pone il seguente quesito: se la mancata adozione del regolamento ministeriale previsto dall’art. 41, comma 13, legge n. 247/2012, sospenda l’applicabilità di tutto l’art. 41 (eccezion fatta che per la previsione di durata del tirocinio in diciotto mesi), ovvero abbia effetti sulle sole modalità di svolgimento del tirocinio.

La risposta al quesito va articolata sulla scorta degli artt. 48 e 65 della legge n. 247/2012. La prima norma ha infatti sospeso l’applicabilità delle norme in materia tirocinio ed esame di Stato per i primi due anni successivi all’entrata in vigore della legge: quindi, fino al 2 febbraio 2015. La seconda ha previsto che […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rovereto pone il seguente quesito: se il praticante avvocato che abbia maturato i requisiti per l’abilitazione al patrocinio prima del 2 febbraio 2015, ma abbia presentato la relativa domanda in data successiva, abbia diritto ad esercitare il patrocinio legale secondo le modalità previste dall’art. 8 R.D.L. n. 1578/1933, ovvero se si debba applicare nei suoi confronti la nuova previsione recata dall’art. 41, comma 12 della legge n. 247/2012.

La Commissione osserva come sia pacifico che la domanda di ammissione al patrocinio da parte del praticante sia stata presentata allorquando, decorso il 2 febbraio 2012 il termine di moratoria biennale delle nuove norme previsto dall’art. 48 della legge n. 247/2012 in tema di disciplina transitoria della pratica professionale, era apparentemente divenuto applicabile l’istituto del […]

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L’impugnazione tardiva è inammissibile

E’ inammissibile in quanto tardivo l’appello proposto oltre il termine di legge (nella specie, 20 giorni dalla notifica della decisione ex art. 50 RDL 1578/1933, applicabile ratione temporis), giacché i termini per la impugnazione delle decisioni sono perentori e non possono pertanto essere prorogati, sospesi o interrotti, se non nei casi eccezionali espressamente previsti dalla […]

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Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo (ab origine) di procura speciale

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale antecedente alla proposizione del ricorso, non operando nella fattispecie la sanatoria e/o ratifica ex art. 182, […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano chiede di sapere se la funzione di liquidatore di una società di capitali sia incompatibile con la professione di avvocato, ciò in quanto l’art. 18 della legge n. 247/2012 “non annovera il liquidatore fra i soggetti incompatibili”.

Occorre premettere che, a parere della Commissione, il quesito va inteso come riferito alla figura del liquidatore non giudiziale, giacché le funzioni del liquidatore giudiziale rientrano tra quelle tipiche dell’avvocato. La Commissione osserva che le norme civilistiche in vigore al riguardo prevedono che, all’atto della messa in liquidazione, vengano dettati i criteri in base ai […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal Consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo ed esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma (come nella specie) altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti del procedimento, che rappresentano certamente criterio […]

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Tre quesiti a proposito del Collegio dei revisori degli Ordini professionali

Il Presidente del Collegio dei revisori dell’ordine degli Avvocati di Firenze chiede di sapere: Se il C.N.F. abbia predisposto le linea guida per l’esercizio dell’attività di verifica e controllo del Collegio dei revisori; Se sia corretto ricondurre l’attività di verifica e controllo del Collegio alle previsioni di cui all’art. 20 del D.Lvo n. 123/2011, ferma […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nuoro chiede di sapere se il COA di un Ordine con meno di 500 iscritti, fra i quali non risultano Avvocati iscritti all’Albo dei revisori, possa proporre al Presidente del Tribunale che provvede alla nomina le candidature di professionisti “revisori dei conti”, iscritti però ad altri Albi professionali.

Il dubbio del COA nasce, evidentemente, dalla lettura del comma 1 dell’art. 31 della legge n. 247/2012, ove si prevede che i revisori siano “scelti tra gli avvocati iscritti al registro dei revisori contabili.”. Ritiene la Commissione che l’anzidetta disposizione vincoli la scelta del revisore tra gli Avvocati iscritti al relativo registro, senza che questi […]

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Quattro quesiti dal COA di Cosenza

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza pone all’attenzione della Commissione quattro quesiti. Quesito n. 1 Il COA chiede di sapere se i praticanti avvocati siano attualmente tenuti a frequentare, durante la pratica forense, i corsi di formazione previsti dall’art. 43 della Legge n. 247/2012. La risposta, come peraltro il Consiglio richiedente implicitamente adombra, va […]

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