Rapporti di colleganza e conoscenza del dispositivo prima della comunicazione di cancelleria

In materia di responsabilità disciplinare degli avvocati, non viola gli obblighi derivanti dal rapporto di colleganza (di cui all’art. 22 del codice deontologico forense) l’avvocato che, avuta – in assenza della comunicazione del cancelliere di cui all’art. 136 cod. proc. civ. – conoscenza del dispositivo di una sentenza favorevole al proprio rappresentato, ometta di fare […]

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Nel procedimento disciplinare non vale il principio penalistico dell’applicazione retroattiva della legge più favorevole

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, trattandosi di sanzioni amministrative, non vige, salvo diversa espressa previsione di legge, il canone penalistico dell’applicazione retroattiva della norma più favorevole ed al fatto si applica la sanzione vigente nel momento in cui il medesimo è stato commesso. (Nel caso di specie, l’avvocato aveva agito contro […]

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Obblighi deontologici in caso di azione civile o querela penale contro un collega

Viola i principi di correttezza e lealtà alla cui osservanza ciascun professionista è obbligato nei comportamenti fra colleghi, l’iscritto che, assunto un mandato ad agire penalmente contro taluni colleghi abbia omesso, sia di verificare la consistenza delle accuse mosse a questi ultimi, sia di informare il COA sull’attività intrapresa. Invero, se in linea generale il […]

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Le offese eccedenti il diritto-dovere di difesa

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante sotto il profilo della violazione degli artt. 5 – 20 e 22 c.d.f. il professionista che nei confronti del Collega usi espressioni sconvenienti ed offensive le quali non trovino scriminante nella difesa che poteva essere esercitata negli atti difensivi che le contengono. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, […]

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Gli obblighi deontologici da osservare prima di agire contro un collega

L’adempimento dell’obbligo previsto dall’art. 22, comma II, del Codice Deontologico Forense nell’attuale formulazione, deve ritenersi soddisfatto nel concorso di tre requisiti: quello formale, consistente nell’adozione dello scritto quale veicolo della comunicazione; quello sostanziale, consistente nel rendere chiara l’intenzione di chi comunica che agirà in giudizio; l’ultimo, anch’esso di carattere sostanziale, consistete nel palesare le ragioni […]

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La querela del collega deve essere preceduta da una comunicazione

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché lesivo del dovere di colleganza a cui ciascun professionista, l’avvocato che depositi una denuncia – querela contro un collega senza averne dato informazione né al Consiglio dell’ordine, per l’eventuale esperimento del tentativo di conciliazione, né al collega querelato. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Del Paggio), […]

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La minaccia di adire le vie legali

La minaccia di adire le vie legali, pur avendo un’esteriore apparenza di legalità, può integrare l’elemento costitutivo del delitto di estorsione quando sia formulata non con l’intenzione di esercitare un diritto ma con lo scopo di coartare l’altrui volontà e conseguire risultati non conformi a giustizia (Nel caso di specie, l’incolpato aveva scritto al Consiglio […]

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Il quesito (del COA di Torino) riguarda l’obbligo di comunicare al Consiglio dell’Ordine, ai sensi dell’art. 22 cod. deont., la proposizione di opposizione a decreto ingiuntivo chiesto ed ottenuto da un avvocato contro altro avvocato.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare il proprio parere 3 ottobre 2001, con il quale si riteneva l’opposizione a decreto ingiuntivo esclusa dal novero “iniziative giudiziarie penali e civili da promuovere nei confronti del collega” di cui all’art. 22 del codice deontologico, con conseguente insussistenza dell’obbligo di […]

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Il quesito (del COA di Sanremo) concerne la sussistenza dell’obbligo di comunicazione al Consiglio dell’Ordine, ai sensi dell’art. 22 del codice deontologico, da parte di un avvocato che predisponga una denuncia penale riferita ad un collega per fatti estranei all’attività professionale e per un reato procedibile d’ufficio.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: “Ritiene la Commissione che l’obbligo, contemplato dall’art. 22 del codice deontologico forense, dell’avvocato di informare preventivamente il Consiglio dell’Ordine delle iniziative penali e civili da promuovere nei confronti di un collega non abbia affatto carattere cogente e inderogabile. Milita […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia) concerne il dovere dell’avvocato di informare il Consiglio dell’ordine in caso di patrocinio per azione promossa contro un collega (art. 22 c.d.)

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – Il parere può limitarsi all’aspetto generale di cui all’art. 22 del citato codice deontologico. In questi termini la informazione al Consiglio dell’ordine appare doverosa. Tuttavia, per l’ultima parte del comma 2 dello stesso articolo, occorrerà condurre in concreto […]

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