Il COA di Milano formula quesito in materia di iscrizione di ex magistrati chiedendo di sapere, in particolare, se l’ex magistrato possa fissare il domicilio professionale – e, di conseguenza, richiedere l’iscrizione nell’Albo – nel circondario nel quale gli sia precluso l’esercizio dell’attività professionale ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lett. a) della legge n. 247/12.

Al quesito deve essere data risposta negativa. Infatti, ai sensi dell’articolo 7 della legge professionale il domicilio professionale coincide con il luogo nel quale “di regola” viene esercitata la professione “in modo prevalente”. Tale formula deve leggersi alla luce dell’articolo 2, comma 3, lett. b) della legge n. 247/12 a mente del quale – a […]

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Il COA di Nuoro chiede se possa rimanere iscritto nell’Albo – e con quali limiti – l’avvocato che, avendo esercitato contemporaneamente la professione di insegnante, acceda al trattamento pensionistico in virtù dell’art. 14 del D.L. n. 4/2019 (cd. quota 100). In particolare, si chiede di sapere se l’avvocato debba rispettare – nell’esercizio dell’attività professionale – il divieto di cumulo tra il trattamento pensionistico e altri redditi da lavoro dipendente e autonomo, ad eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale nei limiti di 5.000 euro lordi annui, previsto dal comma 3 della medesima disposizione. E se, in caso di risposta affermativa, ciò possa incidere sulla continuità dell’esercizio della professione e sulla necessità di possedere gli altri requisiti e ad assolvere tutti gli altri obblighi inerenti all’esercizio della professione (tra cui il possesso di partita IVA, PEC, Assicurazione professionale ecc.).

La risposta è resa nei termini seguenti. Ove intenda rimanere iscritto nell’Albo, l’iscritto resterà evidentemente soggetto al divieto di cumulo di cui all’articolo 14, comma 3 del D.L. n. 4/2019. Contemporaneamente, egli dovrà continuare ad assolvere a tutti gli altri obblighi derivanti dall’iscrizione nell’Albo, ivi compreso il possesso di partita IVA. Quanto alla permanenza del […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa procedere alla cancellazione dell’iscritto in relazione al quale sia stato accertata la mancata comunicazione all’Ordine dell’indirizzo di posta elettronica certificata, sebbene penda nei suoi confronti procedimento disciplinare.

Sul punto si richiama quanto previsto dall’articolo 16, comma 7bis del d. lgs. n. 185/2008, come modificato da ultimo dall’articolo 37 del D.L. n. 76/2020. A mente di tale disposizione “Il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all’albo o elenco di cui al comma 7 e’ obbligatoriamente soggetto a diffida ad adempiere, entro […]

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Il COA di Bolzano chiede di sapere se l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale, di cui all’articolo articolo 16, commi 7 e 7-bis del d. lgs. n. 185/2008 (come modificato da ultimo dall’articolo 37, comma 1, lettera d), numeri 1), 2) e 3) del D.L. 16 luglio 2020, n. 76) si estenda anche agli avvocati iscritti nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori, universitari e di istituzioni ed enti di ricerca e sperimentazione pubblici, a tempo pieno di cui all’art. 15, co. 1, lett. d) l. 247/2012.

L’articolo 16, comma 7 del d. lgs. 185/2008 prevede l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale in capo ai professionisti iscritti in Albi ed elenchi. Tali sono anche gli avvocati iscritti nell’elenco speciale di cui all’articolo 15, comma 1, lett. d) e anche a loro è esteso, pertanto, il ridetto obbligo. Sul punto si rinvia, ad […]

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Il COA di Rimini formula quesiti in materia di effetti della cancellazione dei praticanti abilitati al patrocinio sostitutivo. In particolare, chiede di sapere se: “1) il praticante iscritto successivamente al 03/06/2016 cui sia scaduta l’abilitazione al patrocinio sostitutivo – o in ogni caso qualora sia trascorso il tempo in cui la stessa poteva essere richiesta – debba essere cancellato tout court dal Registro Praticanti o debba essere unicamente annotata la decadenza dal Patrocinio; 2) se il certificato di compiuta pratica ottenuto dopo l’entrata in vigore della nuova normativa abbia una scadenza ai fini del superamento dell’esame di Stato”.

Quanto al primo quesito, si osserva che la formulazione degli articoli 17, comma 10, lett. b) e comma 11 è sufficientemente chiara nel prevedere – da un lato – la cancellazione d’ufficio del praticante dal registro, una volta ottenuto il certificato di compiuta pratica. D’altro canto, a tale obbligo può derogarsi unicamente in relazione alla […]

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Il COA di Enna chiede chiarimenti in ordine all’obbligo di rispondere alla richiesta – proveniente dall’ISTAT – di partecipare alla ricorrente Rilevazione censuaria delle istituzioni pubbliche.

La Rilevazione, disciplinata da ultimo dall’articolo 1, commi 227 ss. della legge n. 205/17, è rivolta a tutte le istituzioni pubbliche, nazionali e locali, e ha l’obiettivo di fornire un quadro statisticamente dettagliato delle caratteristiche strutturali e organizzative delle istituzioni pubbliche e delle unità locali ad esse afferenti, al fine di “accrescere il patrimonio informativo […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bolzano chiede di esprimere un parere sulle possibilità, o meno, per il Consiglio dell’Ordine di procedere alla cancellazione d’ufficio dell’iscritto, già sospeso a tempo indeterminato per il mancato pagamento dei contributi annuali dovuti al COA, ove venga accertata nei suoi confronti, giusta previsione del comma 9 lettera c) dell’art. 17 L. 247/2012, la mancanza del requisito dell’esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente della professione ai sensi dell’articolo 21 L. 247/2012.

Come chiarito con il parere n. 90/2017 al quale si rinvia per ulteriori approfondimenti, la sospensione per morosità – non avendo natura di sanzione disciplinare – non determina l’operatività del divieto di cancellazione in pendenza di procedimento disciplinare. Ne consegue che, ricorrendone i presupposti, l’iscritto ben potrà essere cancellato dall’Albo. Sul punto si ricorda, per […]

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Il COA di Benevento formula i seguenti quesiti: 1) Può il C.O.A. rifiutare l’istanza di cancellazione di un iscritto nei cui confronti non pende alcun procedimento disciplinare né provvedimento amministrativo di sospensione opponendo quale motivo ostativo il mancato pagamento di una o più quote albo? 2) Può il C.O.A. in siffatta condizione obbligare l’avvocato a restare iscritto con i conseguenti obblighi anche di natura previdenziale? 3) Perde il C.O.A., successivamente alla cancellazione il diritto a riscuotere le quote annuali rimaste insolute nei limiti della prescrizione?

Ad analogo quesito si è risposto con il parere n. 90/2017 al quale, pertanto, si rinvia. Consiglio nazionale forense, parere n. 45 del 8 luglio 2021

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Il COA di Palermo chiede di sapere se possa rilasciarsi il certificato di compiuta pratica ai tirocinanti iscritti prima dell’entrata in vigore del d.m. n. 70/2016, anche oltre il termine di sei anni previsto dall’articolo 17, comma 10, lett. b) della legge n. 247/12.

Al quesito può essere fornita risposta positiva. Infatti, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del d.m. n. 70/2016, ai tirocini in corso alla data di entrata in vigore del regolamento “continua ad applicarsi la normativa previgente, ferma restando la riduzione della durata a diciotto mesi e la facoltà del praticante di avvalersi delle modalità alternative […]

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Il COA di Vercelli formula quesiti relativi all’iscrizione degli avvocati stabiliti. Si chiede di sapere, in particolare: 1) se la dichiarazione di “agire d’intesa” con un avvocato del libero Foro debba essere depositata presso il COA e allegata in via preventiva alla domanda di iscrizione nella Sezione Speciale dell’Albo; 2) ove tale dichiarazione non fosse necessaria, quale recapito professionale italiano dell’Avvocato Stabilito debba essere indicato nell’Elenco tenuto dall’Ordine; 3) qualora invece detta dichiarazione vada depositata all’atto dell’iscrizione, se l’Avvocato Stabilito possa “agire d’intesa” con un Avvocato iscritto in un Foro diverso da quello in cui viene richiesta l’iscrizione.

Come chiarito, da ultimo, dal parere n. 10/2017, cui si rinvia, la dichiarazione di intesa deve essere presentata dall’avvocato stabilito in relazione a ciascuna controversia trattata dall’avvocato stabilito in sede giudiziale. Essa, pertanto, non deve essere depositata in via preventiva, né tantomeno in sede di iscrizione. Di conseguenza, quanto al domicilio professionale, sarà necessario rispettare […]

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