Non può essere sanzionato deontologicamente dal CDD un comportamento commesso prima o dopo l’iscrizione all’albo (ma solo valutato dal COA ai fini della condotta irreprensibile necessaria per l’iscrizione e la permanenza nell’albo)

L’esercizio dell’azione disciplinare presuppone che le condotte deontologicamente rilevanti siano commesse da appartenenti all’Ordine Forense. Conseguentemente non può procedersi disciplinarmente nei confronti di un Avvocato, condannato per reati commessi quando era studente universitario, rientrando nelle competenze del COA la verifica della sussistenza dei requisiti, previsti dagli artt. 37 comma 1, 17 e 42 RDL n. […]

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ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO PENALE PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO – EFFICACIA NEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

L’archiviazione del procedimento penale ex artt. 408 c.p.p. e 125 disp. att. c.p.p. non esplica i suoi effetti nell’ambito del procedimento disciplinare avente ad oggetto i medesimi fatti, stante la sua inidoneità ad escludere in radice la configurabilità delle violazioni contestate. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Fimiani, rel. Cuomo), decisione n. 85 del […]

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OMESSO ESPLETAMENTO DELL’INCARICO – RICHIESTA COMPENSI

L’Avvocato che non dà esecuzione all’incarico conferitogli e non aderisce alla richiesta di restituzione dell’anticipo ricevuto, provvedendo solo successivamente alla segnalazione dell’illecito disciplinare, si rende responsabile della violazione degli artt. 26 comma 3 e 29 comma 3 CDF. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Barone, rel. Fabrizio), decisione n. 83 del 5 luglio 2022

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VIOLAZIONE DELL’ART. 9 CDF

L’avvocato che accetta l’incarico nella consapevolezza, celata al cliente, della carenza delle condizioni minime per il suo utile espletamento si rende responsabile della violazione dei doveri sanciti dall’art. 9 CDF.(Nel caso di specie l’incolpato aveva accettato incarico, teso all’ottenimento da parte dell’assistito del permesso di soggiorno temporaneo, nonostante avesse contezza della non titolarità, da parte […]

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DOVERI DI LEALTÀ E PROBITÀ CODICE PREVIGENTE – VIOLAZIONE – CASISTICA

L’Avvocato che, avendo acquisito notizie su un procedimento penale in fase istruttoria al quale è estraneo, le trasmette alla stampa viola i doveri di lealtà e probità di cui all’art. 5 CDF previgente, recando tale condotta danno alla prosecuzione delle indagini ed all’immagine dell’Avvocatura.(Nel caso di specie è stata inflitta la sanzione della sospensione dall’attività […]

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ESTINZIONE DEL REATO PER ESITO POSITIVO DELLA MESSA ALLA PROVA- IRRILEVANZA NEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

Il proscioglimento dell’imputato per esito positivo della messa alla prova, alla luce dell’art. 54 comma 1 L.P., non incide sulla valutazione e sull’eventuale affermazione della responsabilità in sede disciplinare, la quale si collega alla violazione di regole di comportamento poste a garanzia e tutela della dignità e decoro dell’intera classe forense. Consiglio distrettuale di disciplina […]

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UTILIZZO, IN SEDE DI ISCRIZIONE A RUOLO TELEMATICA DI MARCHE DA BOLLO E CONTRIBUTO UNIFICATO GIA’ ADOPERATI

Si rende responsabile della violazione dei doveri di probità, dignità, decoro, nonché del dovere di adempimento fiscale, l’Avvocato che, per l’iscrizione a ruolo telematica di due giudizi, utilizza bolli e contributo unificato già adoperati. La reiterazione del comportamento e la mancata adduzione di elementi a sostegno dell’invocato caso fortuito impongono l’affermazione della responsabilità deontologica, anche […]

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ELEMENTI VALUTATIVI AI FINI DELLA FORMAZIONE DEL LIBERO CONVINCIMENTO – CONDOTTA DELL’INCOLPATO

Il comportamento dell’incolpato che non comparendo sistematicamente alle convocazioni dell’Organo di Disciplina ostenta indifferenza nei confronti dello stesso, pur non rappresentando un autonomo illecito disciplinare, ai sensi dell’art 71, comma 3 CDF, va valutato dall’Organo Giudicante ai fini della formazione del proprio convincimento e della determinazione della sanzione. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. […]

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ILLECITO DISCIPLINARE NON TIPIZZATO – DOVERI DI PROBITÀ, DIGNITÀ E DECORO – CONTESTAZIONE AI SENSI DEI PREVIGENTI ARTT. 5 E 6 CDF

La detenzione e utilizzazione, da parte dell’avvocato, di marche da bollo e contributi unificati falsificati, oltre a costituire illecito penale, comporta la violazione degli artt. 5 e 6 del previgente Codice Deontologico Forense, applicabile ratione temporis, essendo venuto meno, il professionista, al dovere di esercitare la propria attività con lealtà, correttezza, diligenza, competenza, probità, dignità […]

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