Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Inserimento del nominativo di soggetto non abilitato nella carta intestata dello studio – Violazione doveri di lealtà, trasparenza e probità – Sussistenza.

L’inserimento del nominativo di un soggetto non abilitato nella carta intestata di uno studio senza alcuna specificazione costituisce oggettiva agevolazione o condizione facilitante di un’abusiva spendita professionale e, come tale, condotta idonea ad integrare un illecito disciplinare, in quanto violativi dell’obbligo deontologico dell’avvocato di conformare la consentita pubblicità della propria attività in modo non equivoco e rispettoso dell’affidamento collettivo. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Torino, 22 febbraio 2007).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. MAURO), sentenza del 14 ottobre 2008, n. 119

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 119 del 14 Ottobre 2008 (accoglie)
- Consiglio territoriale: COA Torino, delibera del 22 Febbraio 2007
Giurisprudenza CNF

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