Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Attività di mediatore – Violazione doveri di correttezza e di probità – Sussiste.

La richiesta di un compenso mediatorio da parte di un avvocato viola i doveri di correttezza e di probità che devono contraddistinguere l’esercizio della professione forense. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Bari 3 ottobre 1993).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Diego), sentenza del 4 marzo 1995, n. 20

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 20 del 04 Marzo 1995 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Bari, delibera del 03 Ottobre 1993 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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