Vietato intrattenere rapporti economici con il proprio assistito (diversi da quelli derivanti dal mandato)

Dopo il conferimento del mandato, l’avvocato non deve intrattenere con il cliente e con la parte assistita rapporti economici, patrimoniali, commerciali o di qualsiasi altra natura, che in qualunque modo possano influire sul rapporto professionale (art. 23 ncdf, già art. 35 cod. prev.), fatti salvi gli accordi sulla definizione del compenso ex art. 25 cdf […]

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Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: la violazione dei doveri di probità, dignità e decoro non è esclusa dalla sanzionabilità

Il nuovo Codice Deontologico Forense è informato al principio della tipizzazione della condotta disciplinarmente rilevante e delle relative sanzioni, “per quanto possibile” (art. 3, co. 3, L. 247/2012), poiché la variegata e potenzialmente illimitata casistica di tutti i comportamenti (anche della vita privata) costituenti illecito disciplinare non ne consente una individuazione dettagliata, tassativa e non […]

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L’instaurazione del contraddittorio non impone l’audizione effettiva dell’interessato

Nei procedimenti amministrativi celebrati avanti ai consigli territoriali (nel caso di specie, rigetto della domanda di iscrizione all’albo), vi è l’obbligo di convocare l’iscritto, ma è onere di quest’ultimo (che ha il diritto -non il dovere- di presenziarvi) presentarsi e/o svolgere le proprie deduzioni, giacché il predetto obbligo di audizione viene soddisfatto con la semplice […]

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Rinuncia al ricorso al CNF ed estinzione del procedimento

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte del Consiglio territoriale appellato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Salazar), sentenza del 30 marzo 2017, n. 25 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense […]

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L’oggetto di valutazione nel procedimento disciplinare è il comportamento complessivo dell’incolpato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 ncdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica nell’ambito dello stesso procedimento, […]

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Il COA di Trieste chiede di sapere se l’incarico di garante comunale per i diritti dei detenuti sia incompatibile con la professione di avvocato.

La risposta è nei seguenti termini: Le norme sull’incompatibilità della professione di avvocato sono di carattere eccezionale e quindi di stretta interpretazione e applicazione. Non possono pertanto essere estese oltre i casi in esse previsti. Ne deriva che l’incarico (senza rapporto di lavoro subordinato) di garante comunale dei detenuti, non rientrando nelle ipotesi di incompatibilità […]

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Il COA di Roma formula il seguente quesito: “Si valuti la possibilità per un avvocato, già iscritto nell’elenco speciale, in quanto dipendente di un ente pubblico, di poter svolgere attività di rappresentanza giudiziale, presso un altro ente pubblico, nel quale è stato distaccato”.

La risposta è nei seguenti termini. L’art. 23 della L. 247/2012, che disciplina gli Avvocati degli enti pubblici, è norma eccezionale e va pertanto applicata nel rigoroso rispetto dei presupposti nella stessa indicati, tra cui l’appartenenza all’ufficio legale dell’ente del professionista incaricato in forma esclusiva della trattazione degli affari legali dell’ente stesso. L’imprescindibile appartenenza all’ufficio […]

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Il COA di Spoleto pone il seguente quesito: “Può un dottore in Giurisprudenza abilitato all’esercizio della professione di Avvocato, dipendente di una società per azioni in virtù di contratto di lavoro subordinato avente ad oggetto attività di consulenza e assistenza giuridica, ottenere l’iscrizione ad un Albo circondariale degli Avvocati”?

La risposta al quesito è negativa. Sul punto la Commissione si è espressa con parere del 10 marzo 2017, che si trascrive per maggiore comodità: Quesito n. 279, COA di Bologna, Rel. Cons. Salazar Parere 10 marzo 2017 Il COA di Bologna pone il seguente quesito: “Se la previsione dell’art. 2, n. 6 della legge […]

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In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare

Il procedimento disciplinare è di natura accusatoria, sicché va accolto il ricorso avverso la decisione del Consiglio territoriale allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta, per mancanza di prove certe o per contraddittorietà delle stesse, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla […]

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L’inadempimento delle obbligazioni nei confronti dei terzi

L’inadempimento delle obbligazioni inerenti l’esercizio della professione forense configura automaticamente l’illecito disciplinare, mentre l’inadempimento delle obbligazioni estranee all’esercizio della professione assume carattere di illecito disciplinare, quando, per modalità o gravità, sia tale da compromettere la fiducia dei terzi nella capacità dell’avvocato di assolvere ai propri doveri professionali. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Salazar), […]

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