Il procedimento disciplinare non presuppone un esposto ma è attivabile d’ufficio

Ai sensi degli artt. 50 e 51 L. n. 247/2012 (già art. 38 R.D.L. n. 1578/33), il Consiglio territoriale ha il potere dovere di promuovere d’ufficio l’azione disciplinare e l’esercizio di tale potere non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito disciplinare rilevante, che può essere costituita anche dalla denuncia di persona non […]

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Inammissibile il ricorso al CNF per la declaratoria di decadenza o inefficacia della sospensione cautelare

Il potere di deliberazione in ordine alla sopravvenuta inefficacia della misura cautelare a sensi dell’art. 60 4° co. L. n. 247/2012 spetta all’organo disciplinare funzionalmente competente ad irrogarla ex art. 50 L. n. 247/2012 e quindi al C.D.D. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Picchioni), sentenza del 18 dicembre 2018, n. 205

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Il COA di Rieti formula quesito in merito all’individuazione dell’organo competente a procedere ai sensi dell’art. 9 della legge n. 141/1992 per il caso di mancato invio del Mod. 5, atteso che la disposizione, pur facendo riferimento espresso al COA, richiama le forme del procedimento disciplinare.

Ritiene la Commissione che, attesa la natura amministrativa e non disciplinare del procedimento di contestazione in argomento, resti competente a procedere in merito il COA, nel rispetto del contraddittorio con l’interessato. Consiglio nazionale forense (rel. Picchioni), parere del 13 febbraio 2019, n. 21

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Il CDD di Napoli formula quesito in merito alla sussistenza dell’obbligo di corrispondere i diritti di Cancelleria, in caso di richiesta di copie di documenti ad uffici giudiziari, a fini istruttori o comunque in relazione a valutazioni di competenza del CDD.

Ritiene la Commissione che, giusta la natura non giurisdizionale dell’organo e del relativo procedimento, detto obbligo sussista e che, pertanto, i diritti di cancelleria debbano essere corrisposti. Consiglio nazionale forense (rel. Picchioni), parere del 12 dicembre 2018, n. 91

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Il CDD di Napoli formula quesito in merito alla possibilità di estendere la deroga alla competenza territoriale del CDD – prevista dall’art. 4, comma 5, del Reg. CNF n. 2/2014 per il caso di procedimento a carico di un Consigliere dell’Ordine del distretto – alla diversa ipotesi del procedimento iniziato su esposto o segnalazione di un Consigliere dell’Ordine del distretto.

In assenza di espressa previsione normativa, non è possibile estendere in via interpretativa la disciplina della deroga alla competenza territoriale del CDD ad ipotesi non contemplate dalla norma. Consiglio nazionale forense (rel. Picchioni), parere del 24 ottobre 2018, n. 67

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Il COA di Cosenza formula quesito in merito alle modalità di computo dell’anzianità di iscrizione, in caso di reiscrizione a seguito di cancellazione disciplinare.

Rileva la Commissione che è possibile cumulare il periodo di iscrizione antecedente rispetto all’esecuzione della sanzione, ferma restando l’ovvia esclusione da tale computo del periodo in cui l’avvocato è rimasto cancellato dall’Albo in esecuzione della sanzione medesima. Consiglio nazionale forense (rel. Picchioni), parere del 26 settembre 2018, n. 57

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Il COA di Cagliari chiede se vi sia la conservazione in capo al C.O.A. di un margine valutativo, seppur minimo e nei limiti che seguono, sugli “esposti” disciplinari, posto che l’art. 50, comma 4 L.F., così recita: “(…) Quando è presentato un esposto o una denuncia ad un Consiglio dell’Ordine, o vi è comunque una notizia di illecito disciplinare, il Consiglio deve (…)”.

L’art. 50 c. 4 L. 247/2012 ricollega l’insorgere dell’obbligo di trasmissione al C.D.D. (e quindi trasmettere immediatamente gli atti) al momento nel quale il C.O.A. “deve darne notizia all’iscritto” e non a quello successivo in cui pervengono le deduzioni difensive dell’incolpato. La frase ricompresa tra le virgole “invitandolo a” individua meramente l’obbligo per il C.O.A. […]

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Procedimento disciplinare: impedimento a comparire all’udienza e differimento della stessa

L’assenza del professionista all’udienza disciplinare comporta il necessario rinvio dell’udienza stessa solo qualora sia comprovata l’assoluta impossibilità a comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento, specifico e documentato (Nel caso di specie, il professionista aveva richiesto il differimento dell’udienza riferendo della soppressione di alcuni treni, di ritardi di altri e di traffico […]

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Si chiede, a seguito della sospensione degli Avvocati morosi ai sensi dell’art. 6 Reg. n. 3/2013 approvato in attuazione dell’art. 35 L. 247/2012, a quali organi sia necessario comunicare il relativo provvedimento (Quesito n. 58, COA di Urbino)

L’ipotesi delineata potrebbe ricondursi, anzitutto, ad un illecito disciplinare posto che la fattispecie rientra tra quelle previste dall’art. 70 c. 4° del C.D. onde il provvedimento di sospensione, una volta assunto dal C.O.A., dovrà essere comunicato al C.D.D. competente territorialmente quale titolare del potere disciplinare ai sensi dell’art. 50 L. 247/2012. Considerato, peraltro, che si […]

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