Sospensione massima edittale per l’avvocato che tradisca il rapporto fiduciario sottraendo subdolamente somme al proprio assistito

L’avvocato, che utilizzi strumentalmente il proprio ruolo di tutore e difensore dei diritti per organizzare una macchinazione che gli consenta di impossessarsi delle somme del proprio assistito, si pone in gravissimo contrasto con la deontologia professionale ed i più elementari canoni etici (Nel caso di specie, il professionista, in qualità di tutore di un minore, aveva formato un falso provvedimento del giudice tutelare che lo autorizzava a prelevare dal conto corrente del tutelato la somma di € 25.000. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione per la durata di anni cinque).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Amadei), sentenza n. 9 del 15 aprile 2019

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 9 del 15 Aprile 2019 (accoglie) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Catania, delibera del 18 Luglio 2017 (radiazione)
Giurisprudenza CNF

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