L’avvocato non può mettersi in contatto diretto con la controparte che sia assistita da altro legale

Costituisce comportamento deontologicamente scorretto prendere accordi diretti con la controparte, quando sia noto che la stessa è assistita da altro collega (art. 27 cdf). (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima è stata inflitta la sanzione dell’avvertimento).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f Vermiglio, rel. Baffa), sentenza del 10 aprile 2013, n. 61

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 61 del 10 Aprile 2013 (accoglie) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Alessandria, delibera del 04 Dicembre 2009 (censura)
Giurisprudenza CNF

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