Illecita la pubblicità informativa attuata con modalità offensive del decoro e della dignità della professione

In tema di illeciti disciplinari riguardanti gli avvocati, mentre è da ritenere legittima la pubblicità informativa dell’attività professionale finalizzata all’acquisizione della clientela, la medesima è sanzionabile disciplinarmente – ai sensi dell’art. 38 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, e degli artt. 17 e 17-bis del codice deontologico forense – ove venga svolta con modalità […]

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Il giudizio sulla rilevanza deontologica di un fatto spetta agli organi disciplinari (non alla Cassazione)

Nei procedimenti disciplinari a carico degli avvocati, la concreta individuazione delle condotte costituenti illecito, definite dalla legge mediante una clausola generale (mancanze nell’esercizio della professione o, comunque, fatti non conformi alla dignità e al decoro professionale), è rimessa alla valutazione dell’Ordine professionale ed il controllo di legittimità sull’applicazione di tali criteri non consente alla Corte […]

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Procedimento disciplinare: le norme (integrative) del cpc e del cpp

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati trovano applicazione, quanto alla procedura, le norme particolari che, per ogni singolo istituto, sono dettate dalla legge professionale e, in mancanza, in via integrativa quelle del codice di procedura civile, mentre le norme del codice di procedura penale si applicano soltanto nelle ipotesi in cui la legge professionale […]

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Il tipo e l’entità della sanzione disciplinare irrogata non è censurabile in Cassazione

L’adeguatezza della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati e procuratori (nella specie, radiazione) non è censurabile in sede di giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione, essendo riservato agli organi disciplinari il potere di determinare la sanzione più rispondente alla gravità e alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale. Cassazione Civile, sentenza del […]

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Illecito difendere la controparte nella medesima vicenda

Il comportamento dell’avvocato, il quale, dopo avere difeso una parte, assume nella medesima vicenda il patrocinio della parte avversa, è lesivo della reputazione del professionista e della dignità della classe forense, in quanto la cura degli interessi della controparte rende possibile l’uso delle informazioni acquisite a causa del precedente incarico, creando una situazione non conforme […]

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Il termine per la notifica all’interessato della decisione del Consiglio Nazionale Forense

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, il termine previsto dall’art. 56 R.D.L. n. 1578 del 1933 per la notifica all’interessato della decisione del Consiglio Nazionale Forense ha natura ordinatoria e non perentoria, senza che sia perciò configurabile l’illegittimità costituzionale di detta norma per contrasto con gli artt. 3 e 24 Cost., dovendosi […]

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Procedimento disciplinare dinanzi al COA: il termine minimo per comparire e quello per prendere visione degli atti

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati e procuratori, l’art. 45 del R.D.L. n. 1578 prevede la concessione all’incolpato – chiamato a rispondere all’udienza di discussione davanti al Consiglio dell’ordine professionale – di un termine minimo inderogabile di almeno dieci giorni per comparire all’indicata udienza “per essere sentito sulle sue discolpe; mentre può […]

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Il tipo e l’entità della sanzione disciplinare irrogata non è censurabile in Cassazione

L’adeguatezza della sanzione inflitta all’incolpato dal consiglio Nazionale Forense non è sindacabile dalla Corte di Cassazione, atteso che è riservato agli organi disciplinari il potere di determinare la sanzione più rispondente alla gravità ed alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale. Cassazione Civile, sentenza del 13 aprile 1995, n. 4209, sez. U- Pres. Montanari […]

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Procedimento disciplinare ed assistenza tecnica

Nei procedimenti davanti al Consiglio Nazionale Forense non è necessaria la presenza del difensore dell’incolpato alla seduta fissata per la discussione, atteso che l’art. 63, primo comma, del R.D. 22 gennaio 1934 n. 37 si limita a prevedere che il professionista interessato è ammesso ad esporre le sue deduzioni personalmente o a mezzo del suo […]

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Il rinvio dell’udienza per assenza dell’incolpato ha natura discrezionale

Nei procedimenti davanti al Consiglio Nazionale Forense, qualora l’incolpato, che abbia ricevuto tempestivo avviso della seduta fissata per la discussione del ricorso, chieda un rinvio adducendo il proprio impedimento a comparire, la valutazione di tale richiesta è rimessa all’apprezzamento dello stesso Consiglio, insindacabile in sede di legittimità se correttamente motivato. Cassazione Civile, sentenza del 13 […]

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