L’impugnazione in Cassazione delle sentenze del CNF

Ai sensi dell’art. 56 del R.D.L. n. 1578 del 1933, convertito nella legge n. 36 del 1934, e dell’art. 111 della Costituzione, le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono ricorribili per Cassazione soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, con la conseguenza che detto rimedio non è esperibile per […]

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L’impugnazione in Cassazione delle sentenze del CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense, ricorribili per cassazione a norma dell’art. 56 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, sono suscettibili di sindacato da parte della Corte di Cassazione, quanto al vizio di motivazione, in base all’art. 111 Cost. e soltanto in quanto la motivazione […]

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Pratica forense: l’inosservanza dell’obbligo di esibizione semestrale del libretto

Per il caso di inosservanza del termine semestrale per l’esibizione del libretto della pratica forense al Consiglio dell’Ordine, prevista dal secondo comma dell’art. 6 del D.P.R. n. 101 del 1990, la legge non commina alcuna sanzione; detto termine non può essere qualificato come perentorio, poiché una tale qualificazione non solo non è stabilita espressamente dalla […]

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Il termine per il deposito del ricorso notificato in Cassazione è perentorio

Il termine di giorni quindici dalla notifica previsto dall’art. 66 R.D. 22 gennaio 1934 n.37 per il deposito presso la cancelleria della Corte di Cassazione del ricorso contro le decisione del Consiglio Nazionale Forense ha carattere perentorio, avuto riguardo allo scopo che persegue e alla funzione che adempie, talché la sua inosservanza determina l’inammissibilità del […]

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La notifica all’incolpato delle decisioni dei COA locali

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati, la notificazione all’incolpato della decisione del Consiglio dell’ordine, dalla quale decorre il termine per il ricorso al Consiglio nazionale forense, non deve avvenire necessariamente a mani del destinatario o almeno presso la sua abitazione, ma, in applicazione il disposto dell’art. 139 cod. proc. civ., può essere validamente eseguita […]

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La notifica all’incolpato (e non al suo difensore) fa decorrere il termine per impugnare al CNF le decisioni dei COA locali

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati e procuratori, l’art. 50, primo comma, R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, va interpretato nel senso che la notificazione della decisione del Consiglio dell’ordine è necessaria soltanto nei confronti dell’incolpato, e non anche del suo difensore, e che alla effettuazione della notificazione alla parte deve aversi […]

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Il ricorso in Cassazione per carenza di motivazione

L’inosservanza, da parte del Consiglio nazionale forense, dell’obbligo di motivazione su questioni di fatto integra violazione di legge denunziabile in Cassazione, ai sensi dell’art. 56, terzo comma, del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, soltanto ove si traduca in assoluta mancanza di motivazione, oppure in una motivazione apparente o perplessa, esulando da detta previsione una […]

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Al procedimento disciplinare non si applicano le norme (penali) sulla difesa d’ufficio dell’incolpato

Il diritto di difesa dell’avvocato sottoposto a giudizio disciplinare nella fase davanti al Consiglio nazionale forense è adeguatamente tutelato dalla previsione dell’art. 63, primo comma, del R.D. 22 gennaio 1934 n. 37, che prevede il diritto del professionista ad esporre le sue deduzioni all’udienza di discussione, personalmente o a mezzo di difensore, senza che possa […]

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Compensi professionali: l’accordo standard sul pagamento dei massimi

Il principio, enunciato in una decisione in materia disciplinare dal Consiglio Nazionale Forense, secondo cui viola la deontologia professionale l’instaurazione da parte di un avvocato di una prassi consistente nella richiesta indiscriminata ad ogni cliente di emolumenti stabiliti in misura corrispondente a quella massima prevista dalle tariffe forensi o di compensi diversi e maggiori di […]

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L’adeguatezza della sanzione disciplinare comminata non è censurabile in Cassazione

L’adeguatezza della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio Nazionale Forense non è censurabile dalla Corte di Cassazione atteso che è riservato agli organi disciplinari il potere di determinare la sanzione più rispondente alla gravità e alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale. Cassazione Civile, sentenza del 10 febbraio 1998, n. 1342, sez. U- Pres. Corda […]

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