Avvocato – Procedimento disciplinare – Ricusazione – Ricusazione implicita – Inconfigurabilità – Invito all’astensione – Differenze

Diversamente dalla mera sollecitazione rivolta ai consiglieri interessati affinché gli stessi esercitino il loro diritto/dovere di astenersi, l’istanza di ricusazione presuppone una chiara ed inequivoca manifestazione di volontà in tal senso diretta. Mentre, invero, con la prima ci si attende che sia l’interessato, in presenza dei relativi presupposti, ad astenersi, con la seconda si invoca l’intervento di un terzo che assuma, d’imperio, il provvedimento di allontanamento dal collegio, non potendo configurarsi una ricusazione implicita. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Parma, 21 ottobre 2008).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. VERMIGLIO, rel. PERFETTI), sentenza del 22 ottobre 2010, n. 119

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 119 del 22 Ottobre 2010 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Parma, delibera del 21 Ottobre 2008
Giurisprudenza CNF

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