Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Autonomia del rapporto – Avvocato resosi tramite di comportamenti delittuosi – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che si renda tramite di comportamenti delittuosi (con imputazione del reato di corruzione) effettuati su incarico ed a vantaggio del proprio cliente. (Nella specie l’avvocato si era posto come intermediario ed aveva personalmente proceduto, per conto del cliente, al pagamento illecito, ed è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi cinque). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Padova, 28 aprile 1995).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. GAZZARA), sentenza del 9 febbraio 1998, n. 2

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 2 del 09 Febbraio 1998 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Padova, delibera del 28 Aprile 1995 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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