Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i magistrati – Espressioni sconvenienti ed offensive – Ipotesi di insussistenza.

Pone in essere un comportamento deontologicamente corretto l’avvocato che si rivolga la magistrato con una frase non elegante ma inoffensiva. (Nella specie è stato assolto l’avvocato che, soddisfatto nel vedere accolta una sua istanza, si rivolgeva la giudice dichiarando “finalmente lei mi ha dato ragione in una causa. Lei che ha l’abitudine in sentenza di darmi sempre torto…”). (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Matera, 21 aprile 2000).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. ALPA, rel. ORSONI), sentenza del 29 maggio 2003, n. 105

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 105 del 29 Maggio 2003 (accoglie)
- Consiglio territoriale: COA Matera, delibera del 21 Aprile 2000
Giurisprudenza CNF

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