Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Appropriazione somme di rilevante entità – Violazione delle norme deontologiche – Sussiste – Sanzione della radiazione – Legittimità – Sussiste.

Merita la radiazione l’avvocato che abbia dilapidato ogni immagine dignitosa della categoria forense compromettendo anche la propria, avendo violato ogni dovere di lealtà nei confronti di colleghi e clienti, avendo ritenuto ed essendosi illecitamente procurato somme rilevantissime con comportamento nocivo per il cliente, violando, quindi, in palese e grossolana maniera, ogni rapporto fiduciario con iniziative non autorizzate e a tutto proprio esclusivo vantaggio personale. (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. di Messina del 2 ottobre 1992).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Bonazzi), sentenza del 30 settembre 1995, n. 92

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 92 del 30 Settembre 1995 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Messina, delibera del 02 Ottobre 1992
Giurisprudenza CNF

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