Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Divieto di uso di espressioni sconvenienti ed offensive – Uso di frasi e apprezzamenti riprovevoli – Avvertimento.

Contrasta con il dovere di correttezza al quale deve ispirarsi l’avvocato nei rapporti con i giudici e con le pubbliche autorità l’attribuzione ad un magistrato, contenuta in un ricorso al TAR, di un intento persecutorio motivato da considerazioni personali, nonché l’accusa di aver agito per privati interessi, mettendone in dubbio le capacità logiche (nella fattispecie è stata ritenuta equa la sanzione dell’avvertimento). (Accoglie parzialmente ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 1 luglio 1992).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Ballardini), sentenza del 29 maggio 1993, n. 86

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 86 del 29 Maggio 1993 (accoglie) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 01 Luglio 1992 (censura)
Giurisprudenza CNF

Related Articles

0 Comment