AMMISSIONE DI RESPONSABILITA’ E RAVVEDIMENTO DELL’INCOLPATO – REQUISITI NECESSARI AI FINI DELL’ATTENUAZIONE DELLA SANZIONE

L’incolpato che si determina, successivamente all’autonomo accertamento delle condotte contestategli, ad ammettere la propria responsabilità non può beneficiare di una riduzione della sanzione in presenza di fatti estremamente gravi e di un pentimento rivolto, in un’ottica solipsistica, alle conseguenze negative che le sue azioni hanno avuto sul piano personale piuttosto che al danno arrecato all’immagine […]

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SUSSUNZIONE DELLE CONDOTTE SOTTO LE PREVISIONI DEL CDF

Il Giudice disciplinare deve accertare la sussumibilità delle condotte assunte dall’incolpato sotto le previsioni del C.D.F. e non già provvedere alla esatta qualificazione giuridica della fattispecie di reato da esse integrata.(In applicazione del principio di cui in massima, la Sezione ha ritenuto irrilevanti, ai fini del decidere, la distinzione penalistica tra il reato p. e […]

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DERUBRICAZIONE DEL REATO – IRRILEVANZA IN SEDE DISCIPLINARE

In sede disciplinare rileva la condotta tenuta dall’incolpato in quanto sussumibile nelle violazioni deontologiche contestategli e ciò a prescindere dalla sua rilevanza penale o dalla sua sussumibilità in talune piuttosto che in altre fattispecie incriminatrici. Conseguentemente, la derubricazione del reato contestato in altro meno grave non assume alcun rilievo ai fini dell’accertamento della responsabilità deontologica. […]

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UTILIZZABILITA’ NEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE DELLE FONTI DI PROVA FORMATE IN SEDE PENALE –PRESUPPOSTI E LIMITI

Gli atti dell’indagine penale, regolarmente acquisiti al fascicolo disciplinare, ben possono essere utilizzati dal Giudice disciplinare nella formazione del proprio libero convincimento e ciò, in assenza di contestazioni da parte dell’incolpato, quand’anche formati in violazione delle regole procedimentali che sovrintendono l’acquisizione della prova in sede penale, purché tale acquisizione sia avvenuta nel rispetto di norme […]

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VIOLAZIONE ART. 30 CDF

L’Avvocato che, privo di qualsiasi titolo giustificativo, si appropria di somme di denaro delle parti assistite commette illecito disciplinare, ai sensi dell’art. 30 CDF (già art. 44 CDF previgente), indipendentemente dal fatto che tale condotta venga perseguita in sede penale o civile. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Angelis, rel. Cuomo), decisione n. […]

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INADEMPIMENTO DEL MANDATO PROFESSIONALE

La sistematica assenza dalle udienze del difensore di fiducia, non rispondente ad una strategia difensiva, che dovrebbe essere comunque comunicata e concordata con il cliente, costituisce grave inadempimento del mandato professionale. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Angelis, rel. Cuomo), decisione n. 63 del 16 maggio 2022

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NATURA ACCUSATORIA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

Ai fini della irrogazione della sanzione è compito del Giudice disciplinare accertare la sussistenza dell’illecito deontologico contestato all’incolpato, il quale non è gravato dall’onere di dimostrare la propria innocenza né di contestare specificamente gli addebiti che gli vengono mossi. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Angelis, rel. Cuomo), decisione n. 62 del 16 […]

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ELEMENTI RILEVANTI NELLA DETERMINAZIONE DEL TRATTAMENTO SANZIONATORIO

Nella determinazione del trattamento sanzionatorio devono essere presi in considerazione l’esito positivo della messa alla prova, il percorso rieducativo intrapreso, la manifestata consapevolezza del disdoro arrecato all’immagine della classe forense con le condotte contestate, l’ammissione di responsabilità e l’assenza di precedenti disciplinari. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Barone, rel. Fabrizio), decisione n. 56 […]

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NATURA AMMINISTRATIVA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – PRECLUSIONI

La natura amministrativa del procedimento disciplinare preclude al Giudice deontologico la possibilità di avvalersi di una consulenza grafologica al fine di verificare l’autenticità della firma del segnalato in calce al documento contestato. (In applicazione del principio di cui in massima la Sezione, ritenuto di non poter disporre una CTU, è pervenuta al proscioglimento dell’incolpato). Consiglio […]

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DICHIARAZIONE, CONTENUTA IN SCRITTO DIFENSIVO, DI AVVENUTA REGISTRAZIONE DI UN COLLOQUIO TELEFONICO RISERVATO TRA COLLEGHI – VIOLAZIONE DELL’ART. 38 CDF

L’Avvocato che, in uno scritto difensivo ed allo scopo di stigmatizzare il mancato rispetto – da parte del Collega di controparte – degli impegni assunti nell’ambito di trattative per la definizione bonaria del giudizio, riferisce di aver registrato un colloquio riservato tra loro intercorso viola i generali doveri di correttezza e lealtà di cui agli […]

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