La translatio iudicii non sana eventuali vizi o decadenze maturati

La cd. translatio iudicii non può consentire l’elusione dei termini temporali posti, a pena di decadenza, a tutela delle posizioni giuridicamente protette dinanzi al giudice dotato di giurisdizione, rimanendo ferme le eventuali preclusioni e le decadenze medio tempore intervenute (art. 11, comma 2, c.p.c.), in quanto, affinché l’effetto conservativo della translatio possa operare, la domanda […]

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L’omessa indicazione dell’autorità e del termine per l’impugnazione

L’omessa indicazione, nella decisione adottata dal Consiglio territoriale, circa le modalità e la tempistica per la presentazione dell’impugnazione non è causa di nullità né giustifica, in caso di ritardo dell’impugnazione stessa, alcuna rimessione in termini, giacché la particolare qualifica professionale dell’incolpato esclude ogni incertezza in merito, non sussistendo pertanto un errore scusabile. Consiglio Nazionale Forense […]

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Impugnazione dei provvedimenti in materia di albi, elenchi e registri forensi: la giurisdizione spetta al CNF (non al TAR)

Il CNF ha giurisdizione speciale esclusiva in relazione ai reclami avverso i provvedimenti conclusivi ed i relativi atti procedimentali che concernono l’iscrizione e la cancellazione da albi, elenchi e registri forensi, a prescindere dalla consistenza della situazione giuridica soggettiva in contesa (diritto o interesse legittimo). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Galletti), sentenza n. […]

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[IMPORTANTE] I diversi termini per impugnare al CNF i provvedimenti in materia di albi, elenchi e registri forensi

Secondo quanto disposto dalla Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense (L. n. 247/2012), i termini per presentare ricorso al CNF avverso i provvedimenti del COA in materia di iscrizione albi, elenchi e registri risultano differenti:• 20 giorni per impugnare il rigetto dell’istanza di iscrizione (art. 17, comma 7, quarto periodo);• 10 giorni per impugnare l’inerzia […]

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La reiscrizione a seguito di radiazione dall’albo

Il professionista sanzionato con la radiazione (art. 53 L. 247/2012) può chiedere di essere nuovamente iscritto all’albo secondo il procedimento ordinario (art. 17, co. 15, L. 247/2012), ma l’istanza di reiscrizione non può essere proposta prima di cinque anni dall’esecutività del provvedimento sanzionatorio, e non oltre un anno da tale termine quinquennale (art. 62, co. […]

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La disciplina della reiscrizione del radiato non si applica a fattispecie diverse

L’art. 62 n. 10 L. n. 247/2012 (secondo cui il professionista radiato può chiedere di essere nuovamente iscritto decorsi cinque anni dall’esecutività del provvedimento sanzionatorio, ma non oltre un anno dopo la scadenza di tale termine) è norma speciale insuscettibile di interpretazione analogica, sicché non si applica alle richieste di iscrizione all’albo già respinte per […]

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La valutazione della condotta irreprensibile in rapporto a procedimenti penali, pendenti e conclusi

La valutazione del requisito della condotta irreprensibile, necessario ai fini della iscrizione all’albo avvocati e al registro dei praticanti, va compiuta dal C.O.A. in modo autonomo ed indipendente anche dall’esito dell’eventuale procedimento penale che possa aver coinvolto l’interessato, la cui condanna penale non comporta pertanto un’automatica inibizione dell’iscrizione; ne consegue che la condotta irreprensibile deve […]

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La rilevanza di fatti risalenti ma gravi nella valutazione della condotta irreprensibile

Ai fini della valutazione del requisito della condotta irreprensibile (già “specchiatissima ed illibata”), alcun rilievo può attribuirsi alla circostanza che le condotte criminose ascrivibili al richiedente l’iscrizione all’albo siano risalenti nel tempo, ove la sentenza definitiva abbia invece data recente e riguardi fatti di particolare gravità, tali cioè da dare luogo ad una valutazione negativa […]

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Sulla condotta irreprensibile (già “specchiatissima e illibata”)

Nel nuovo ordinamento professionale forense, la formula della condotta “specchiatissima e illibata” (RDL 1578/1933) è stata sostituita dalla “condotta irreprensibile” (L. 31/12/2012, n. 247) che, tuttavia, sia pure con meno enfasi, non modifica il contenuto sostanziale del requisito di iscrizione e permanenza all’albo o registro, dovendosi la irreprensibilità della condotta valutare alla stregua del codice […]

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