La cancellazione dell’indebita iscrizione all’albo

L’esercizio della professione di avvocato in Italia è regolato dalla legge nell’interesse pubblico (art. 1, comma 2, lett. a) L.P.) a tutela dell’affidamento della collettività e della clientela (art. 1, comma 2, lett. c) L.P.) e in considerazione della rilevanza costituzionale del diritto di difesa (art. 5, comma 1, L.P.). Conseguentemente, l’interesse pubblico alla rimozione […]

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L’estinzione dell’impugnazione per rinuncia al ricorso

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento per cessazione della materia del contendere, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte dell’appellato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Amadei), sentenza del 12 settembre 2018, n. 98

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L’estinzione dell’impugnazione per rinuncia al ricorso

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento per cessazione della materia del contendere, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte dell’appellato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Amadei), sentenza del 12 settembre 2018, n. 98

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Avvocati stabiliti dalla Romania e abilitazione all’esercizio della professione di Avocat rilasciata da soggetto non legittimato

L’iscrizione nella sezione speciale degli avvocati stabiliti annessa all’albo è subordinata alla iscrizione dell’istante presso la competente organizzazione professionale dello Stato membro di origine (art. 6, co. 2, D.Lgs. n. 96/2001). Con particolar riferimento al titolo di avocat acquisito in Romania, l’autorità competente a cui rivolgersi al fine di verificarne la validità è l’U.N.B.R. – […]

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L’Ordine di Catanzaro chiede se sussista o meno incompatibilità fra l’esercizio della professione forense e l’assunzione dell’incarico di Amministratore Giudiziario di quote sociali, nominato dal Giudice a norma dell’art. 41 D. Lgs. 159/2011, e se l’Amministratore giudiziario così nominato possa poi ricoprire la carica di amministratore delegato della società.

La commissione, preso atto della fattispecie particolare, ritiene opportuno richiamare brevemente la normativa ritenuta applicabile: 1) l’art. 18 L. 247/2012 regolamenta le incompatibilità con la professione di avvocato; la lett. c) è dedicata alle incompatibilità con ogni attività riconducibile, genericamente, alla gestione di impresa commerciale; in tale ambito vengono collocati il socio illimitatamente responsabile di […]

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Il COA di Bologna chiede un parere in ordine al susseguirsi della normativa in tema di abilitazione del praticante avvocato ed in particolare chiede: a) se il praticante abilitato secondo le modalità della normativa in vigore prima dell’entrata in vigore della L. 247/12 possa proseguire, sino alla scadenza del periodo di patrocinio, secondo le disposizioni previgenti o se “ricada automaticamente sotto la nuova disciplina del patrocinio c.d. sostitutivo”; b) nella ipotesi in cui debba ritenersi applicabile la nuova normativa, si chiede se il praticante abilitato debba formulare una richiesta all’Ordine nell’ambito della quale venga dichiarato “di optare per il nuovo regime del patrocinio c.d. sostitutivo”; c) se il praticante autorizzato al patrocinio secondo le modalità previgenti, subisca o meno le limitazioni dettate dalla L. 247/12 (si legge: “assomma in sé le facoltà e i limiti di esercizio delle due discipline oppure da quale delle due diverse normative deve essere disciplinato l’esercizio del suo patrocinio?”).

La commissione ritiene che la risposta ai quesiti debba essere tratta dall’art. 1 co. 2° D.M. 17 marzo 2016 n. 70, entrato in vigore il 3 giugno 2016 ove si dispone che “il presente regolamento” – e quindi la normativa di cui all’art. 41della nuova legge professionale – “si applica ai tirocini iniziati a partire […]

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Il COA di Genova, rilevato come siano operanti “due diverse tipologie di tirocinio presso gli uffici giudiziari”; richiamati il D.L. n. 58/16 e l’art. 73 del D.L. n. 69/13; chiede se il praticante: a) dopo i primi sei mesi di pratica presso un avvocato a norma dell’art. 41 L.247/12, possa ottenere un certificato attestante la avvenuta “pratica parziale”; b) se, cancellatosi dal registro dei praticanti per svolgere il tirocinio presso gli uffici giudiziari a norma dell’art. 73 D.L. n. 69/13, possa ottenere, all’esito positivo del tirocinio, il certificato di compiuta pratica.

La Commissione, dopo ampia discussione, ritiene opportuno far precedere la propria opinione, da un breve richiamo delle norme che regolano il tirocinio e le sue modalità di svolgimento: – art. 41 co. 5 L.247/12: “Il tirocinio è svolto in forma continuativa per diciotto mesi”; le disposizioni successive ed i decreti sopra richiamati, propongono ed offrono […]

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Il COA di Forlì Cesena chiede se un avvocato iscritto all’Albo Speciale quale dipendente di un Ente pubblico, possa “esercitare le proprie competenze in tema di avvio e gestione” di procedimenti disciplinari in danno di dipendenti dell’Ente, assumendo poi la difesa dell’Ente stesso nell’eventuale giudizio di impugnazione.

Il CNF ha già avuto modo di affermare – in linea con la consolidata giurisprudenza delle SS.UU. (nn. 19547/10, 28049/08, 14213/05, 5559/02,10367/98) – che gli avvocati degli Enti pubblici devono occuparsi, in autonomia ed indipendenza da ogni altro ufficio, esclusivamente della trattazione degli affari legali dell’ente, con esclusione di ogni attività di gestione amministrativa (per […]

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L’Ordine degli Avvocati di Modena chiede se l’avvocato debba consegnare al Curatore del fallimento del cliente tutta la documentazione relativa all’attività svolta a favore dello stesso e, in caso affermativo, come tale obbligo possa conciliarsi con il dovere di segreto professionale.

La Commissione, dopo ampia analisi, osserva che, al fine di esprimere un motivato parere in ordine al quesito formulato, si debbano prendere in considerazione: i) le funzioni e la qualità attribuite al Curatore; ii) l’obbligo di “riserbo e segreto professionale” imposto all’avvocato dalla legge e dall’art. 28 del C.D.F.. Il succedersi di riforme della legge […]

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