Il Consiglio senese sottopone il caso di alcune proposte di convenzione, rivolte a proprî iscritti da parte di istituti bancarî ed assicurativi, nelle quali si elimina il compenso per talune attività pur svolte dal professionista, sulla base di quanto stabilito dal cd. “decreto Bersani”.

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “La Commissione conferma il proprio orientamento, assunto con parere 9 maggio 2007, n. 24, con il quale si rileva che è bensì vero che il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 ha aumentato gli spazî di accordo sul compenso […]

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Il quesito (del COA di Potenza) verte sulla proposta di convenzione, recapitata da una società esattoriale ad alcuni avvocati, nella quale si prefigura l’affidamento di parte del contenzioso della società a fronte di compensi forfettarî quantificati in cifre modeste, prescindendo dal valore della controversia e dall’attività svolta per ciascuna fase di giudizio.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Il Consiglio nazionale forense si è, anche nel recente passato, attivato più volte contro iniziative (in ispecie di istituti bancarî ed assicurativi) volti ad imporre compensi inferiori ai minimi tariffarî in cambio dell’affidamento di “blocchi” del proprio contenzioso agli avvocati contraenti. Tale impegno, volto evidentemente a […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ancona) concerne la sussistenza di responsabilità disciplinare per atti commessi da un avvocato in qualità di magistrato onorario, nonché la possibilità per il magistrato onorario di giudicare in controversie nelle quali è parte un collega avvocato del medesimo distretto.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – l’avvocato che svolge le funzioni di magistrato onorario è soggetto per la sua attività alla disciplina dei magistrati, e nel contempo anche alla disciplina forense, nel caso in cui si verifichi l’ipotesi di cui all’art. 5, 2° co., […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone) concerne il caso di un avvocato (x) convenuto in giudizio da una persona giuridica, con l’accusa di avere attestato falsamente la firma del legale rappresentante della persona giuridica stessa. Tale avvocato si difende attribuendo ad altro collega (y) la responsabilità del fatto. La persona giuridica intraprende altra causa, ad altro titolo, contro l’avvocato (y); questi si fa assistere da avvocato (z) che, in occasione di udienza, si fa sostituire dal collega (x). Il COA richiedente il parere, rilevato che la fattispecie non pare rientrare nel caso dell’art. 37 del codice deontologico, domanda al Consiglio nazionale se il caso non possa comunque farsi ricadere sotto l’operatività di principi deontologici in materia di conflitto di interessi.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione consultiva ritiene che il caso prospettato non ricada nell’ipotesi di conflitto di interessi (art. 37 cd), ma più propriamente possa integrare, eventualmente, appurate le altre circostanze di fatto e di diritto, la violazione dei doveri di […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di adempimento previdenziale e fiscale – Mancata emissione di fatture – Illecito deontologico – Sussistenza – Imputabilità dell’illecito a dimenticanza della segretaria – Irrilevanza

L’addebito a dimenticanza della segretaria della omessa fatturazione della somma indicata nella ricevuta rilasciata al cliente non muta la valutazione disciplinarmente rilevante del comportamento dell’avvocato come lesivo del dovere di vigilanza e di diligenza, cui è tenuto l’esercente la professione legale su collaboratori e dipendenti del proprio studio. (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Doveri di probità, dignità, fedeltà, correttezza e decoro – Rapporti con la parte assistita – Contegno elusivo – Violazione

L’adozione, da parte dell’avvocato, di contegni elusivi volti ad impedire alla cliente di conoscere gli esatti termini dell’accordo raggiunto con la compagnia di assicurazione, al fine di ottenere dalla conclusione della pratica un maggior profitto in suo favore, integra sicuramente altrettante violazioni dei doveri di probità, dignità, fedeltà, correttezza e decoro sanciti dagli artt. 5, […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Doveri di probità, dignità e decoro – Richiesta di prestiti personali al cliente – Illecito deontologico – Circostanze contingenti sofferenza finanziaria – Effetto esimente – Esclusione

La richiesta di prestiti personali ad un cliente per soddisfare situazioni contingenti di sofferenza finanziaria del professionista e senza provvedere alla restituzione integra un illecito disciplinare di rilievo che giustifica la sanzione disciplinare della sospensione per mesi tre dall’esercizio della professione, non potendo peraltro rilevare come esimenti le circostanze, pur gravi, addotte dal ricorrente a […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Gestione di somme – Indebito trattenimento – Esistenza di un credito nei confronti del cliente – Irrilevanza – Illecito – Sussistenza

Costituisce illecito disciplinare, in violazione dell’art. 41 c.d.f., l’indebita ritenzione di somme da parte dell’avvocato in difetto di espressa e necessaria pattuizione. In particolare, integra illecito deontologico il comportamento dell’avvocato che trattenga indebitamente la somma ricavata dalla vendita forzata di un’autovettura pur in presenza di un credito nei confronti del cliente ed in costanza di […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Rapporto di colleganza – Art. 22 c.d.f. – Contenuto – Fattispecie – Collega associato nella difesa – Iniziativa autonoma ai fini della riscossione della parcella – Illecito deontologico

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che, associato ad altro collega nello svolgimento dell’incarico professionale, agisca in via del tutto autonoma al fine di riscuotere integralmente le competenze relative alla propria notula, pur nella consapevolezza che talune di tali attività possano interferire o sovrapporsi o duplicarsi con quelle svolte dal codifensore e senza […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Rapporti con la stampa – Rapporti con i colleghi – Dichiarazioni rilasciate ad un periodico – Espressioni denigratorie – Responsabilità disciplinare

Viola gli artt. 5 comma II, 18 comma I, e 29 comma I, cod. deont., l’avvocato che, mediante pubbliche dichiarazioni rilasciate ad un periodico di stampa, prive di equilibrio e misura, attribuisca anche in modo denigratorio ad un Collega – e quindi alla classe forense – un comportamento censurabile, giudiziario e non, caratterizzato da avidità, […]

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