La sospensione della prescrizione disciplinare per pregiudizialità penale

Agli effetti della prescrizione dell’azione disciplinare di cui all’art. 51 r.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, recante l’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, occorre distinguere il caso, previsto dall’art. 38, in cui il procedimento disciplinare tragga origine da fatti punibili solo in tale sede, in quanto violino esclusivamente i doveri di probità, correttezza e […]

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Il COA di Pistoia domanda “se a seguito dell’esecuzione di una misura cautelare (nel caso concreto gli arresti domiciliari) nei confronti di un proprio iscritto il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati abbia l’obbligo di aprire procedimento disciplinare oppure non vi sia tale obbligo e se, pertanto, possa trovare accoglimento la domanda di cancellazione dall’Albo presentata dall’iscritto ancora sottoposto alla misura cautelare”.

La risposta è nei seguenti termini: Ai sensi dell’art. 43 della L. P. 1578/1933, tuttora vigente, importa di diritto la sospensione (cautelare) dall’esercizio della professione l’applicazione provvisoria di una pena accessoria o di una misura di sicurezza ordinata dal giudice. La sospensione è dichiarata dal Consiglio dell’Ordine, sentito il professionista. Negli altri casi previsti dallo […]

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La sospensione della prescrizione disciplinare per pregiudizialità penale

Agli effetti della prescrizione dell’azione disciplinare di cui all’art. 51 r.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, recante l’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, occorre distinguere il caso, previsto dall’art. 38, in cui il procedimento disciplinare tragga origine da fatti punibili solo in tale sede, in quanto violino esclusivamente i doveri di probità, correttezza e […]

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La sospensione della prescrizione disciplinare per pregiudizialità penale

Agli effetti della prescrizione dell’azione disciplinare, va distinta l’ipotesi di cui all’art. 38 Rdl 1578/33 (fatti non costituenti reati, punibili solo in sede disciplinare per violazione dei doveri che presiedono all’esercizio della professione) da quella di cui all’art. 44 del medesimo Rdl (fatti costituenti reati, per i quali sia stata promossa l’azione penale): nella prima […]

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Il rapporto tra procedimento disciplinare e processo penale

Il procedimento disciplinare nei confronti dell’avvocato o procuratore per il fatto che ha formato oggetto d’imputazione in sede penale è ai sensi dell’art. 44, primo comma, del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, obbligatorio, tranne il caso che sia intervenuta sentenza di proscioglimento perché il fatto non sussiste o perché l’imputato non l’ha commesso, e […]

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La competenza disciplinare per territorio dei COA non contrasta con la Costituzione

Con riguardo all’art. 44 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, nella parte in cui devolve attribuzioni in materia disciplinare al consiglio dell’ordine presso il quale l’incolpato è iscritto, ancorché diverso da quello nella cui circoscrizione è avvenuto il fatto addebitato, non è configurabile una questione di legittimità […]

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Le prove raccolte in un processo penale definito con amnistia

Al consiglio nazionale forense, nel decidere in procedimento disciplinare contro avvocato o procuratore, è consentito di avvalersi di prove desumibili da un processo penale a carico del professionista, definito con amnistia, quando ciò avvenga al limitato fine di trarre una conferma del giudizio formatosi sulla base di elementi direttamente esaminati e valutati. Cassazione Civile, sentenza […]

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La sospensione cautelare disposta (solo) con il passaggio in giudicato della sentenza penale

In tema di procedimento disciplinare nei confronti degli avvocati, il potere di disporre la sospensione cautelare dell’incolpato che sia stato sottoposto a procedimento penale non si consuma con il rinvio a giudizio né è sottoposto al limite temporale costituito dalla pendenza dell’indagine e del successivo processo penale, ben potendo l’Organo disciplinare attendere il passaggio in […]

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Contestazione dell’addebito disciplinare: irrilevante il nomen juris dell’incolpazione

Posto che le previsioni del codice deontologico forense hanno la natura di fonte meramente integrativa dei precetti normativi e possono ispirarsi legittimamente a concetti diffusi e generalmente compresi dalla collettività, al fine di garantire l’esercizio del diritto di difesa all’interno del procedimento disciplinare che venga intrapreso a carico di un iscritto al relativo albo forense […]

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L’assenza ingiustificata dell’avvocato ad un’udienza non costituisce abbandono di difesa

In sede di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il Consiglio nazionale forense non è vincolato alla definizione dell’illecito quale scaturisce dal testo delle disposizioni del codice deontologico forense, avendo queste ultime natura di fonti solo integrative dei precetti normativi; ne consegue che non costituisce violazione del mandato professionale (art. 38 del codice), né dei […]

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