E’ sufficiente che sentenze del CNF siano firmate dal presidente e dal segretario (rectius, la firma del relatore non è necessaria)

Posto che la disciplina della sottoscrizione delle decisioni rese dal Consiglio nazionale forense è dettata dall’art. 51 del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37, le decisioni del Consiglio nazionale forense devono essere sottoscritte dal presidente e dal segretario, come previsto dalla citata disposizione della legge professionale, che ha natura di “lex specialis”, non anche […]

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L’iscrizione all’albo non può avvenire “ai soli fini del titolo”

Nell’ordinamento della professione di avvocato e procuratore di cui al R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, anche dopo la disciplina sugli “albi a posti illimitati” introdotta dal D.L.L. 7 settembre 1944 n. 215, non è prevista una possibilità di iscrizione all’albo ai soli fini del titolo, disgiunta dall’abilitazione all’esercizio professionale (nella specie, richiesta in presenza […]

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Impugnazione delle sentenze del CNF: l’annullamento con rinvio al CNF stesso non contrasta con la Costituzione

L’art. 56 ultimo comma del R.D.L. 27 novembre 1933 n.. 1578 (ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore), il quale dispone che, nel caso di annullamento di una decisione del consiglio nazionale forense da parte delle sezioni unite della corte di cassazione, il rinvio va fatto allo stesso consiglio nazionale, manifestamente non si pone in […]

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Incompatibilità professionali e dipendenti di enti pubblici inseriti in uffici legali

L’art. 3 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, sull’ordinamento della professione di avvocato e procuratore, ove, in deroga al principio dell’incompatibilità dell’attività professionale con la qualità di impiegato pubblico o privato, consente l’iscrizione nell’albo speciale per i dipendenti inseriti in uffici legali, si riferisce esclusivamente ai dipendenti di enti pubblici, e, pertanto, non riguarda […]

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Incompatibilità professionale e docenza

L’art 3,in relazione all’art 37, del rdl 27 novembre 1933 n 1578, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, il quale prevede la cancellazione dall’albo ordinario, e l’iscrizione nell’elenco speciale, nei confronti del professionista che sia dipendente di un ente pubblico, in qualità di addetto all’ufficio legale, manifestamente non si pone in contrasto con il […]

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Incompatibilità professionale e docenza

L’art. 3 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore, il quale fissa il principio dell’incompatibilità dell’attività professionale con la qualità di dipendente di ente pubblico o privato, ancorché con mansioni di assistenza o consulenza legale (non a carattere scientifico o letterario), e con la sola eccezione dei dipendenti […]

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Il termine per la notifica all’interessato della decisione del Consiglio Nazionale Forense

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, il termine previsto dall’art. 56 R.D.L. n. 1578 del 1933 per la notifica all’interessato della decisione del Consiglio Nazionale Forense ha natura ordinatoria e non perentoria, senza che sia perciò configurabile l’illegittimità costituzionale di detta norma per contrasto con gli artt. 3 e 24 Cost., dovendosi […]

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Le udienze del procedimento disciplinari non sono pubbliche

Nel procedimento disciplinare a carico di avvocati o procuratori deve escludersi l’obbligo della pubblicità delle udienze, atteso il difetto di una previsione in tal senso nelle norme che regolano il procedimento stesso, senza che sia invocabile l’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo(ratificata con legge n. 848 del 1955) che, nell’affermare l’esigenza di pubblicità […]

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