Il contributo annuale degli iscritti al COA

Il contributo annuale dovuto dagli iscritti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. Lgt. n. 382/44, si configura come una prestazione connessa alla pura iscrizione all’Albo, rispetto al quale il dato dell’effettivo svolgimento della professione rimane indifferente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Picchioni), sentenza del 29 dicembre 2015, n. […]

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Il mancato pagamento dei contributi annuali dovuti al Consiglio dell’Ordine

Chi non versi nei termini stabiliti il contributo annuale è soggetto alla sanzione amministrativa della sospensione dall’esercizio della professione, previa contestazione dell’addebito e sua personale convocazione (art. 29 L. 247/2012), inflitta con provvedimento non avente natura disciplinare ma comunque adottata secondo le forme del procedimento disciplinare, in analogia con quanto previsto dall’art. 17 L. n. […]

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Il COA di Roma chiede parere sulla competenza attuale del Consiglio dell’Ordine in materia deontologica.

La competenza degli Ordini territoriali in materia deontologica è desumibile, indirettamente, dall’art. 29, comma 1, lett. f) ed h) della legge n. 247/12. La relativa materia rientra pertanto nella loro competenza entro i limiti fissati dalla legge. Consiglio nazionale forense (rel. Salazar), parere 21 ottobre 2015, n. 103 Quesito n. 90, COA Roma

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Savona chiede chiarimenti in ordine all’applicabilità, o meno, della disciplina prevista dalla legge n. 247/12 con riferimento alla figura del patrocinatore sostitutivo e, in caso di favorevole responso, se non sia conseguentemente più possibile “iscrivere i tirocinanti nello speciale elenco dei praticanti abilitati.”. Precisa, peraltro, di avere deliberato, allo stato ed in attesa del presente parere, “di continuare ad applicare le disposizioni precedenti alla nuova normativa, almeno sino all’emanazione sia del relativo decreto ministeriale che di quello che dovrà essere predisposto dal CNF.”.

La Commissione ritiene di dover rendere il richiesto parere nei termini di seguito precisati. È pacifico, da un lato, che sia decorso dal 2 febbraio 2005 il termine entro il quale, ex art. 48 Legge n. 247/2012, l’accesso all’esame di abilitazione restava disciplinato dalle disposizioni vigenti. Dall’altro, invece, l’art. 41, comma 13, Legge n. 247/2012 […]

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Il COA di Verona chiede se possa darsi luogo all’elezione del Comitato Pari Opportunità, il regolamento del quale prevede la presenza di almeno un terzo dei componenti eletti appartenenti al genere meno rappresentato, non essendo state avanzate candidature del genere maschile. Questo in considerazione del fatto che l’istituzione del CPO rispondeva storicamente a funzioni di tutela del genere femminile.

In risposta al quesito posto, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel senso che, quale che sia stata la recente origine storica dei Comitati Pari Opportunità (che ora trovano più pieno riconoscimento della loro funzione con il richiamo all’art. 51 della Costituzione contenuto nell’art. 29, lettera r, della Legge n. 247/2012), la tutela di genere […]

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La Commissione Pari Opportunità costituita presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino chiede di sapere se la medesima abbia facoltà di disciplinare con un apposito regolamento l’istituendo “Sportello antiviolenza”, a mezzo del quale derogare al regolamento, approvato da questo Consiglio Nazionale, disciplinante l’attività dello Sportello per il cittadino contemplato dall’art. 30 della Legge n. 247/2012.

Osserva preliminarmente la Commissione che, ai sensi dell’art. 24, comma 3, della succitata legge (d’ora innanzi L.P.), gli Ordini circondariali “determinano la propria organizzazione con appositi regolamenti, nel rispetto delle disposizioni di legge”, che ai sensi del successivo art. 25, comma 4 L.P., presso ogni COA è costituito il comitato pari opportunità e che l’art. […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna con nota del 17 febbraio 2014 ha richiesto parere sulle modalità procedurali prescritte dall’art. 29, comma 6 della Legge 31 dicembre 2012 n. 247 relativamente agli iscritti agli albi che versino in condizione di morosità. In particolare, con deliberazione adottata nell’adunanza del 20 gennaio 2014 e concernente la “Situazione morosi 2011/2012”, il Consiglio rimettente si interroga sulla esigenza, o meno, che il professionista moroso sia convocato dinanzi al Consiglio stesso, ovvero se sia bastevole la sua comparizione avanti ad un Consigliere all’uopo delegato; a tale riguardo, il Consiglio territoriale chiede, altresì, precisazioni in ordine alla natura dell’atto formale di avvio del relativo procedimento, opinando che lo stesso coincida con la comunicazione di invito a comparire di fronte all’ente.

Premesso che il procedimento in questione non ha natura disciplinare, bensì amministrativa, come espressamente previsto dalla disposizione legislativa di riferimento, osserva la Commissione che, ai fini della legittimità dell’operato, il Consiglio territoriale è tenuto all’adozione della deliberazione di apertura del procedimento, la quale deve essere, quindi, comunicata all’interessato con l’indicazione dell’oggetto e delle sue finalità. […]

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Il COA di Bologna chiede: “se in presenza di istanza di opinamento di parcella da parte di avvocati non iscritti o non più iscritti all’Ordine cui il parere viene richiesto, lo stesso sia tenuto a rilasciarlo ovvero la competenza al rilascio spetti unicamente all’Ordine presso cui il professionista è iscritto”.

Premesso che l’opinamento della parcella rientra tra i compiti specifici attribuiti ai COA (art. 29 lett. l, L.247/2012), bisogna accertare quale debba essere il COA tenuto al rilascio di congruità. Dalla lettura dell’art. 13 n. 9, seconda parte, si ricava che debba essere il Consiglio di appartenenza del professionista a dover rilasciare parere di congruità. […]

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Il COA di Trieste, alla luce della nuova Legge Professionale chiede: a) se resti sempre valido il principio secondo il quale l’opinamento della parcella possa essere richiesto esclusivamente dal professionista interessato e non anche dal cliente; b) se pure in presenza di contratto con il cliente in tema di compensi l’Avvocato possa presentare al COA richiesta di visto di congruità su nota redatta sulla base dei parametri che preveda un compenso diverso da quello contrattuale al solo fine di far ottenere al proprio cliente e in quei limiti il rimborso delle spese di difesa da parte della P.A., rimborso condizionato al previo parere di congruità.

In relazione al quesito sottoposto alla Commissione, in materia di opinamento di parcella nulla è cambiato tra quanto stabilito dal R.D. n.1578/33 e quanto disposto dalla L. n.247/12. Infatti, l’opinamento della parcella a norma degli artt. 13, comma 9, seconda parte, e 29, comma 1, Lett. l) L. cit. può essere richiesto esclusivamente dall’iscritto, a […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera ha chiesto il parere di questa Commissione in ordine alla liceità dell’eventuale destinazione, in tutto ovvero solo in parte, dell’avanzo di € 125.000,00, registrato, per quanto è dato comprendere, in chiusura del bilancio al 31.12.2006, ad impieghi specifici, quali quelli connessi alla realizzazione dello Sportello del cittadino (art. 30 Legge n. 247/2012), da un lato e, dall’altro, all’esecuzione di lavori di ristrutturazione di due aule di udienza ubicate all’interno del locale Palazzo di Giustizia, anziché, come era stato originariamente destinato con deliberazione consiliare del 29 gennaio 2007, alle esigenze di funzionamento della Scuola Forense Materana.

Il Consiglio richiedente precisa, infine, che l’imputazione contabile della somma succitata è stata modificata, in sede di approvazione del Bilancio preventivo 2013, in “Attività collaterali (scuola forense, sportello per il cittadino, servizi per la classe forense)”. L’intento del Consiglio di Matera è evidente: preso atto che il Comune di Matera, proprietario dell’immobile sede del tribunale, […]

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