Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Ammissione di un teste – Revoca del provvedimento di escussione di un teste – Legittimità.

La decisione di revoca del provvedimento di escussione di un teste perché ritenuto superfluo, partecipa dello stesso carattere di quella con la quale il consiglio aveva deciso irritualmente di ammettere la testimonianza, trattandosi di provvedimento di carattere istruttorio e quindi caratterizzato dalla piena revocabilità. (Nella specie peraltro il provvedimento era motivato da un lato perché il teste, se pur ritualmente citato non era comparso, dall’altro perché la sua escussione era divenuta superflua sulla base degli elementi acquisiti in atti). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Taranto, 18 novembre 1999).

Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. PERFETTI), sentenza del 21 dicembre 2005, n. 153

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 153 del 21 Dicembre 2005 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Taranto, delibera del 18 Novembre 1999 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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