Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Dovere di correttezza e probità – Trattenimento somme di spettanza del cliente – Richiesta di compensi eccessivi – Illecito deontologico.

L’avvocato che trattenga somme di spettanza del cliente e richieda un compenso manifestamente sproporzionato e comunque eccessivo rispetto all’attività documentata, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e probità a nulla rilevando, ai fini della responsabilità disciplinare, l’eventualità che tra il professionista ed il cliente sia intervenuta la transazione della controversia. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Pescara, 30 novembre 2001).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. MORGESE), sentenza del 19 ottobre 2007, n. 144

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 144 del 19 Ottobre 2007 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Pescara, delibera del 30 Novembre 2001
Giurisprudenza CNF

Related Articles

0 Comment