L’indebito trattenimento di somme spettanti al cliente

Il professionista che trattenga indebitamente somme di spettanza del cliente pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e probità propri della classe forense.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Mascherin), sentenza del 12 dicembre 2013, n. 206
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Cons. Naz. Forense 16/07/2007 n. 95,; Cons. Naz. Forense 04/07/2007 n. 85; Cons. Naz. Forense 08/03/2002 n. 22; Cons. Naz. Forense 02/04/2001 n. 49.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 206 del 12 Dicembre 2013 (accoglie) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Palermo, delibera del 23 Settembre 2010 (cancellazione)
Giurisprudenza CNF

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