L’incarico professionale per il tramite di agenzie o procacciatori d’affari

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che assuma pratiche per il tramite di un’agenzia e svolga attività professionale senza ricevere il mandato diretto della parte assistita così ponendo in essere un’ipotesi di non consentito accaparramento della clientela.

Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Picchioni), sentenza del 12 settembre 2018, n. 104

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 104 del 12 Settembre 2018 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Brescia, delibera del 07 Luglio 2014 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 17563 del 28 Giugno 2019 (respinge)
Giurisprudenza CNF

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