L’accusa non comprovata ed eccedente il diritto-dovere di difesa

Benché l’avvocato possa e debba utilizzare fermezza e toni accesi nel sostenere la difesa della parte assistita o nel criticare e contrastare le decisioni impugnate, tale potere/dovere trova un limite nei doveri di probità e lealtà, i quali non consentono di trascendere in comportamenti non improntati a correttezza e prudenza, se non anche offensivi, che ledono la dignità della professione.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, rel. Pasqualin), sentenza del 6 giugno 2015, n. 74

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Allorio), sentenza del 2 settembre 2013, n. 150.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 74 del 06 Giugno 2015 (accoglie) (assoluzione)
- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 15 Novembre 2010 (avvertimento)
Giurisprudenza CNF

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