Il clamore mediatico dell’illecito deontologico può comportare un aggravamento della sanzione edittale

L’eventuale rilevanza mediatica dell’illecito rende deontologicamente più grave il fatto stesso giacché comporta una ancor maggior lesione dell’immagine dell’avvocatura e conseguentemente giustifica un aggravio della sanzione disciplinare (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, la censura è stata aggravata in sospensione dall’attività professionale per mesi tre).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Merli), sentenza n. 74 del 17 settembre 2019

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 74 del 17 Settembre 2019 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Bologna, delibera del 07 Maggio 2014 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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