I limiti deontologici del c.d. palmario

In caso di esito favorevole della lite, è lecita la pattuizione scritta di un compenso ulteriore, purché sia contenuto nei limiti ragionevoli e sia giustificato dal risultato conseguito (Nel caso di specie, a fronte di un indennizzo di un milione di euro procurato al proprio assistito, l’avvocato aveva percepito da quest’ultimo un compenso di euro duecentomila oltre ai 50mila euro già corrispostigli dall’assicurazione controparte. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto il professionista disciplinarmente responsabile, confermando la sanzione della sospensione di otto mesi dall’albo inflittagli dal COA territoriale di appartenenza).

Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. De Giorgi), sentenza del 27 dicembre 2012, n. 196

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Cassazione Civile, sez. Unite, 19 ottobre 2011, n. 21585.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 196 del 27 Dicembre 2012 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Udine, delibera del 28 Settembre 2009 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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