I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, della gravità dei comportamenti contestati, violativi dei doveri di probità, dignità e decoro sia nell’espletamento della attività professionale che nella dimensione privata, con compromissione della immagine della classe forense (art. 21 ncdf).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Orlando), sentenza del 29 dicembre 2015, n. 233

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Morlino), sentenza del 24 novembre 2014, n. 169, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Ferina), sentenza del 2 ottobre 2014, n. 130.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 233 del 29 Dicembre 2015 (accoglie) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Marsala, delibera del 13 Luglio 2010 (radiazione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 22516 del 07 Novembre 2017 (accoglie)
Giurisprudenza CNF

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