Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Obbligo di adempiere gli incarichi professionali – Omesse informazioni alla parte – Trattenimento acconti – Omesso espletamento dell’incarico professionale – Omessa restituzione di documenti – Illecito deontologico – Sussiste.

Il professionista che, dopo aver trattenuto per sé acconti versati dai propri clienti, ometta di espletare l’incarico professionale, di dare notizie sulle pratiche a lui affidate e non restituisca i relativi documenti ai clienti pone in essere un comportamento gravemente lesivo della dignità e correttezza professionale. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Torino, 20 […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Mancato pagamento di prestazioni procuratorie affidate a colleghi – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che ripetutamente ometta di provvedere al pagamento delle prestazioni procuratorie affidate ai colleghi pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Torino, 20 giugno 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Cagnani), sentenza del 11 ottobre 1996, n. 131

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Utilizzazione di notizie riservate – Emissione di effetti cambiari insoluti – Mancato adempimento di obbligazioni assunte – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che, per concludere affari nel proprio interesse, utilizzi notizie acquisite dal cliente in ragione del proprio mandato, sottoscriva effetti cambiari rimasti poi insoluti, e non adempia alle obbligazioni assunte, pone in essere un comportamento gravemente lesivo della dignità decoro e correttezza propri della classe forense. (Nella fattispecie è stata confermata la sanzione della cancellazione). […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Assunzione della carica di amministratore – Dichiarazioni mendaci al C.d.O. – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che, amministratore unico di una s.r.l., continui a dichiarare al C.d.O. di non trovarsi in condizioni di incompatibilità. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 12 maggio 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Guidi), sentenza del 11 ottobre 1996, n. 130

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Iscrizione albo speciale – Professionista dipendente Ferrovie dello Stato, ante 1993 – Diritto all’iscrizione – Ammissibilità – Non sussiste.

Anteriormente al 1993, anno in cui l’ente è stato trasformato in S.p.A., al professionista dipendente delle Ferrovie dello Stato, pur assegnato all’ufficio legale, non poteva riconoscersi il diritto di iscrizione all’albo speciale in quanto per espressa previsione normativa il patrocinio dell’ente era di competenza esclusiva dell’Avvocatura dello Stato. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Reggio […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Termine ex art. 31 r.d.l. 1578/33 per provvedere alla domanda di iscrizione – Natura ordinatoria del termine – Sussiste.

Il termine ex art. 31 r.d.l. 1578/33 previsto per l’adozione delle delibere del C.d.O. in materia di iscrizione all’albo, ha natura ordinatoria ed è posto per consentire al privato la facoltà di impugnare l’eventuale provvedimento di silenzio-rifiuto. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Reggio Calabria, 18 dicembre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Sanino), […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Iscrizione albo – Rigetto domanda di iscrizione – Audizione dell’interessato – Obbligo – Non sussiste.

Ai fini dell’iscrizione all’albo, il C.d.O. ha l’obbligo della preventiva audizione dell’interessato solo nella ipotesi in cui il motivo ostativo alla iscrizione sia collegato alla condotta tenuta dal richiedente o ad eventuali cause d’incompatibilità. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Reggio Calabria, 18 dicembre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Sanino), sentenza del 10 […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme del cliente a compensazione parziale di onorari – Trattenimento documenti del cliente a garanzia del pagamento di onorari – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che trattenga somme del cliente a compensazione dei propri onorari, e trattenga documenti del proprio assistito a garanzia del pagamento delle sue competenze professionali, pone in essere un comportamento gravemente lesivo della dignità e decoro professionale. (Nella specie è stata ritenuta congrua la pena della sospensione per mesi due, tenuto conto della restituzione di […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di dignità e decoro – Prestazione di servizi materiali su richiesta del cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che su incarico del cliente si presti a compiere servizi di carattere materiale, quali recarsi presso l’abitazione dell’assistito per prelevare indumenti, oggetti personali e denaro del cliente, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante perché lesivo della dignità e decoro professionali. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 25 ottobre 1990). Consiglio Nazionale Forense […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Notifica – Termine – Natura perentoria – Non sussiste.

Il termine di 15 giorni fissato dall’art. 50 r.d.l. 1578/33, per la notificazione delle decisioni del C.d.O., ha carattere ordinatorio e la sua inosservanza non determina la nullità della decisione stessa. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 25 ottobre 1990). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Casalinuovo), sentenza del 10 ottobre 1996, n. 127

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