Avvocato – Tenuta degli albi – Praticante avvocato – Svolgimento della pratica – Regolamentazione e vigilanza da parte del C.d.O. – Legittimità – Mezzi di controllo – Criterio di ragionevolezza e proporzionalità – Mancato riconoscimento della pratica per omessa sottoscrizione del registro delle presenze – Omessa previsione della facoltà di recupero – Illegittimità.

Il potere di regolamentare l’esercizio della pratica professionale rientra nelle attribuzioni dell’ordine territoriale, ex d.p.r. n. 101/1990, che deve esercitare tale potere nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità cui deve conformarsi l’azione amministrativa. Pertanto deve considerarsi legittima l’istituzione, da parte del C.d.O., di un mezzo di controllo della presenza dei praticanti, quale il registro delle presenze, mentre deve ritenersi illegittimo, perché non rispondente al principio di ragionevolezza, far discendere dalla omessa sottoscrizione, per più di una volta, la conseguenza automatica del mancato riconoscimento del semestre di pratica ai fini del rilascio del relativo certificato; così come deve considerarsi illegittima la omessa previsione della facoltà di recupero delle assenze nel corso del medesimo semestre. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Catanzaro, 22 aprile e 6 novembre 2002).

Consiglio Nazionale Forense (pres. DANOVI, rel. TIRALE), sentenza del 20 settembre 2004, n. 207

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 207 del 20 Settembre 2004 (accoglie)
- Consiglio territoriale: COA Catanzaro, delibera del 06 Novembre 2002
Giurisprudenza CNF

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