Avvocato – Procedimento disciplinare – Contenuto degli addebiti – Correlazione con decisione – Necessità.

La difformità tra il fatto contestato e il fatto posto a base della sentenza, determinante la nullità della stessa, non si verifica nella ipotesi in cui la decisione riguardi gli stessi fatti contestati al professionista e per i quali lo stesso abbia potuto svolgere tutte le sue difese. (Nella specie il C.d.O. aveva contestato al professionista di aver fatto apporre su un atto giudiziario il nominativo del praticante, che non era abilitato all’esercizio dell’attività professionale, così permettendogli di svolgere attività non consentita e non operando la giusta attività di vigilanza, e lo aveva condannato per lo stesso fatto non avendo accolto le sue giustificazioni). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Cagliari, 15 marzo 2000)

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. ORSONI), sentenza del 24 ottobre 2003, n. 306

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 306 del 24 Ottobre 2003 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: COA Cagliari, delibera del 15 Marzo 2000 (censura)
Giurisprudenza CNF

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