Avvocato – Norme deontologiche – Indagini difensive – Dichiarazione dal proprio assistito – Violazione disciplina art. 391 bis c.p.p. – Illecito deontologico – Sussistenza

Viola i doveri di lealtà e correttezza (art. 6), di diligenza (art. 8), nonché l’art. 52 (rapporti con i testimoni) c.d.f. l’avvocato che, in vista del giudizi abbreviato da condizionare all’acquisizione del documento, raccolga dal proprio assistito presso lo studio professionale una dichiarazione nell’ambito di indagini difensive soggette alla disciplina di cui all’art. 391 bis c.p.p., senza tuttavia gli avvertimenti e le modalità prescritte dalla stessa norma. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Treviso, 8 ottobre 2007).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. VERMIGLIO, rel. PICCHIONI), sentenza del 15 dicembre 2011, n. 211

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 211 del 15 Dicembre 2011 (respinge) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Treviso, delibera del 08 Ottobre 2007 (avvertimento)
Giurisprudenza CNF

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