Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità – Corruzione – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che si renda responsabile del reato di corruzione verso pubblici ufficiali, a vantaggio e nell’interesse dei propri clienti. (Nella specie è stata confermata la sanzione della sospensione per mesi otto, con l’indicazione di computare nel predetto termine la sospensione cautelare presofferta). (Accoglie parzialmente il ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 8 marzo 1999).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. RUGGERINI), sentenza del 2 aprile 2001, n. 50

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 50 del 02 Aprile 2001 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 08 Marzo 1999 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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